Crisi di Governo: Draghi gela le attese del centrodestra, no a flat tax

L'incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi e la delegazione di Forza Italia guidata dal presidente Silvio Berlusconi, Roma, 9 febbraio 2021
L'incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi e la delegazione di Forza Italia guidata dal presidente Silvio Berlusconi, Roma, 9 febbraio 2021. (Ufficio Stampa Camera dei Deputati)

ROMA. – Un fisco progressivo – che rimette nel cassetto il sogno del centrodestra della flat tax – e una accelerazione sui vaccini, da fare subito a professori e personale scolastico. Continua a prendere corpo, nella Sala dei Busti di Montecitorio, il programma del governo Draghi, che oggi incontra le delegazioni di Pd, Iv, Leu, Fdi, Fi, Lega e M5s. Ancora carte coperte del premier incaricato sulla squadra.

“La formula del governo spetterà al presidente incaricato, alla luce del mandato del presidente della Repubblica e della valutazione sul perimetro della maggioranza. Ci rimettiamo alle valutazioni di Draghi”, dice il segretario Pd Nicola Zingaretti dopo le consultazioni, ribadendo che “Pd e Lega sono e rimangono due forze alternative” ma non ci saranno “veti a prescindere”. Quanto al congresso del Pd parlarne ora “è un assillo da marziani”.

Sul timing per la nascita del governo è la leader di FdI Giorgia Meloni, dopo l’incontro con Draghi, a dire: “Dai tempi della piattaforma Rousseau mi pare di capire che le cose stiano slittando di qualche giorno”. Di certo domani l’ex Governatore – che illustrerà al Parlamento il suo programma dettagliato – vedrà le parti sociali, mentre c’è chi scommette su un giuramento venerdì e sulla fiducia delle due Camere nei primi giorni della prossima settimana.

“Draghi ci ha parlato della sua riforma del fisco, immagina che le tasse non aumenteranno, immagina un sistema progressivo e esclude la flat tax”, racconta ancora Giorgia Meloni confermando il suo “no”.

Silvio Berlusconi torna alla Camera dopo molto tempo tra gli applausi e ruba la scena, guidando la squadra di Fi alle consultazioni. Iv conferma invece la fiducia “a prescindere” a Draghi.

Il M5s – ultima forza politica ad essere consultata oggi – prima del voto sulla piattaforma Rousseau anticipa: “A Draghi chiederemo se ha definito il perimetro politico e tematico entro il quale intende formare una nuova maggioranza”.

(di Milena Di Mauro/ANSA)

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