Borsa: consenso a Draghi, spread sotto soglia 100

Piazza Affari
La borsa di Milano a Piazza Affari. (ansa)

MILANO. – Il consenso politico che si va formando intorno a un governo targato Mario Draghi dà nuovo slancio a Piazza Affari (+1,6%) e spinge lo spread, seppur per poco, sotto la soglia dei 100 punti base, riportandolo su un valore a due cifre (99,9) che non vedeva da fine 2015.

A far scendere il differenziale fra il Btp e il Bund tedesco, partito in sordina a 103 poco sotto i 105 raggiunti alla vigilia, hanno contribuito le aperture al dialogo del Movimento 5 Stelle ancora prima dell’avvio delle consultazioni per formare il nuovo esecutivo e, a seguire, l’appoggio arrivato da +Europa di Emma Bonino.

Lo spread ha infranto soglia 100 toccando un minimo a 99,9 punti per poi concludere a 100 con il rendimento del decennale italiano ridotto allo 0,54%. La scommessa del mercato ora è che, se l’ex presidente della Bce vincerà la sfida di formare un nuovo governo lo spread possa portarsi stabilmente a un livello “double digit” magari verso gli 85 punti dove era crollato nel 2015 grazie al Quantitative easing varato in quell’anno proprio da Draghi, allora alla guida della Banca centrale europea.

Lo sguardo è rivolto anche alle prossime aste di titoli di stato: il calendario del Tesoro prevede la prima di medio-lungo termine l’11 febbraio e un’altra analoga il 25 del mese.

In parallelo col miglioramento di quello che è considerato un termometro della fiducia sulla tenuta del debito, e in definitiva dello stato di salute dell’Italia, si è mossa Piazza Affari. Dopo un avvio in sordina, peraltro in linea col resto d’Europa, il listino milanese ha accelerato nel pomeriggio di pari passo con il restringimento dello spread e ha infine concluso in crescita dell’1,6% riagganciando la soglia dei 22.900 punti.

Gli acquisti hanno premiato ancora banche e risparmio gestito, grazie ai dati sulla raccolta a gennaio con in vetta Fineco (+6,2%). Il risiko, che potrebbe essere favorito da un esecutivo guidato da un banchiere come Draghi, ha aiutato inoltre Banco Bpm (+4,3%) e Bper (+4,1%) all’indomani dei conti.

Ripescati poi i titoli industriali come Pirelli (+5,7%), Il movimento ha interessato, seppur con minor slancio, le altre borse europee in primis Francoforte (+0,91%) e Parigi (+0,82%) sulla scia di una nuova seduta positiva, la quarta di seguito, di Wall Street. Hanno spinto verso nuovi record gli indici Usa le richieste di sussidi di disoccupazione minori delle attese, un dato confortante per il mercato del lavoro americano.

Sono rimasti sullo sfondo i timori per il covid, malgrado la Bce abbia sottolineao i rischi economici per il perdurare della pandemia, con gli investitori interessati piuttosto alle trimestrali.

Storia a parte Londra, pressoché invariata, come la politica monetaria della Bank of England che non ha toccato i tassi. Da segnalare infine la ripresa delle quotazioni del greggio col Wti sopra i 56 dollari e il Brent poco lontano dai 59 dollari, supportati dalla fiducia in una ripresa dell’economia globale.

(di Marcella Merlo/ANSA)

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