Usa e Russia prorogano il New Start di 5 anni

Un missile nucleare.
Lo zar presenta la nuova arma nucleare. Washington scettica

WASHINGTON.  – La tensione tra Washington e Mosca sale per il caso Navalny. Ma il Cremlino e la Casa Bianca di Joe Biden, in attesa di resettare le relazioni dopo quattro anni di Donald Trump, raggiungono un primo risultato: è scattata infatti l’estensione di cinque anni del New Start, l’accordo siglato nel 2010 tra  Russia e Stati Uniti per limitare i rispettivi arsenali nucleari.

A firmarlo l’8 aprile del 2010 a Praga erano stati Barack Obama e l’allora presidente della federazione russa Dimitri Medvedev. Si fissava in 1.550 il numero massimo di testate nucleari strategiche che ciascun Paese avrebbe potuto possedere, oltre ad un tetto massimo di 700 missili e bombardieri dispiegati.

L’accordo, figlio di una lunga serie di intese precedenti che posero fine alla Guerra Fredda, era in scadenza il 5 febbraio. Fino a poche settimane fa il suo destino era fortemente incerto, con uno scambio di reciproche accuse tra Mosca e l’amministrazione Trump.

Ora il New Start sarà valido fino al 5 febbraio del 2026, con l’auspicio che nel frattempo si possano aprire dei negoziati per aggiornarlo e migliorarlo.

“Il 3 febbraio – ha fatto sapere Mosca – c’è stato uno scambio di note con l’ambasciata Usa al ministero degli Esteri russo sul completamento delle procedure interne necessarie per l’entrata in vigore dell’estensione dell’accordo New Start. Di conseguenza, il trattato funzionerà così come era stato firmato, senza alcun cambiamento o aggiunta fino al 5 febbraio 2026”.

Qualche ora dopo è arrivata la conferma da parte del Dipartimento di Stato americano: l’estensione del trattato New Start garantisce che continuino ad esserci limiti verificabili sui missili balistici intercontinentali, su quelli balistici lanciati da sottomarino e sui bombardieri pesanti sino a febbraio 2026″, ha sottolineato il segretario di Stato Antony Blinken.

La notizia è stata accolta con grande favore dai vertici dell’Alleanza Atlantica: “Sosteniamo pienamente l’accordo tra gli Stati Uniti e la Federazione russa. I Paesi della Nato ritengono che il nuovo trattato Start contribuisca alla stabilità internazionale e ribadiscono il loro forte sostegno alla sua continua applicazione e ad un dialogo tempestivo e attivo su come migliorare la stabilità strategica”, si legge in una nota.

“Gli alleati – aggiungono dal quartier generale di Bruxelles – sostengono quindi ulteriori negoziati sul controllo degli armamenti, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dell’Alleanza, tenendo conto dell’attuale contesto di sicurezza internazionale”.

La Nato però non nasconde le sfide che la Russia continua a rappresentare: “Lavoreremo in stretta consultazione per affrontare le azioni russe aggressive, che rappresentano una minaccia per la sicurezza euro-atlantica”.