Maradona: nuovi audio,droga e alcol per tenerlo buono

Il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona, ed ex-allenatore del Club de Gimnasia y Esgrima di La Plata, in Argentina, saluta con un bacio i tifosi al suo arrivo allo stadio di Buenos Aires. Immagine d'archivio
Il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona, ed ex-allenatore del Club de Gimnasia y Esgrima di La Plata, in Argentina, saluta con un bacio i tifosi al suo arrivo allo stadio di Buenos Aires. Immagine d'archivio EPA/JUAN IGNACIO RONCORONI

ROMA. – Non c’è pace per Diego Armando Maradona. Le indagini sulla sua morte stanno portando alla luce un quadro desolante, fatto di superficialità e approssimazione da parte dell’equipe medica, capitanata dal neurochirurgo Leopoldo Luque, che aveva in cura l’argentino e ora è finito al centro delle investigazioni.

Mentre emerge l’ultimo video prima della morte, con un Maradona in cattive condizioni. Fanno scalpore anche le nuove intercettazioni nelle quali emerge che al “Pibe” sarebbero state somministrate droga e alcool per tenerlo “buono”.

Gli ultimi audio che vedono protagonista Luque (accusato, tra l’altro, anche di aver falsificato alcune firme dell’argentino), mettono in luce la figura assai controversa del medico che alla notizia del malore del pibe commenta “il ciccione sta morendo”.

Il video pubblicato dai media argentini di Maradona reduce dall’intervento per l’asportazione dell’ematoma subdurale al cervello, che si rivolge proprio a Luque dicendosi “ammaccato” mostra un uomo in palese difficoltà che di lì a qualche giorno sarebbe morto.

Le indagini, avviate all’indomani della morte dell’argentino, avvenuta lo scorso 25 novembre, devono accertare se vi sia stata negligenza da parte dei medici che avevano in cura Maradona.

Gli audio e le trascrizioni delle chat di Luque, pubblicate negli ultimi giorni aumentano lo sgomento per tutto quello che non è stato fatto. Dopo la chat nella quale il neurochirurgo definisce Jana, una delle figlie di Maradona, “una terribile cogliona”, perchè insisteva per il ricovero in una struttura specializzata, oggi sono stati pubblicati (da Infobae) altri audio di conversazioni  tra Luque e un membro dello staff medico di Maradona.

Emerge che per tenere “tranquillo” l’argentino gli davano alcol e marijuana ed il componente dello staff medico, del quale non si fa il nome, nel parlare con Luque si dice preoccupato per le condizioni di Maradona: “Si alza con tutti i postumi di una sbornia, ieri sera ha fumato e ha preso le pillole bevendo del vino”.

Nella risposta  Luque si preoccupa dell’autopsia che verrebbe fatta in caso di morte a Maradona: “L’ho detto a Maxi (Pomargo, il segretario del pibe e cognato dell’avvocato Matias Morla, ndr) che ci sarà un’autopsia e da quella può saltare fuori tutto”.

In una successiva chat con un altro medico questi sottolinea “non possiamo gestirlo, possiamo solo suggerire”. Ad un altro componente dello staff che manifestava disagio per il fatto che a Maradona fosse data marijuana, Luque risponde che “la marijuana non causa danni a un particolare organo da poter sospettare. Lo posso supporre, ma se non lo cerco non lo analizzo. Dal punto di vista medico non è una responsabilità. Sarebbe una responsabilità medica se gli dessi la cannabis, si ubriacasse e morisse”.

La pubblicazione degli audio e dei video naturalmente ha colpito le figlie di Maradona. In nottata, sui social, è intervenuta Gianinna: “Vi giuro che vi vengo a prendere uno per uno”, ha scritto su twitter.

Intanto la psichiatra Agustina Cosachov, secondo quanto riporta il quotidiano argentino La Nacion, è stata accusata di falso ideologico. Il medico, vicina a Luque, avrebbe falsificato un certificato nel quale attestava che il suo paziente era “attento, orientato nella persona, nel tempo e nello spazio”. La data del certificato è antecedente all’intervento al cervello e da quanto è emerso Cosachov non è mai andata a fare quella visita in casa Maradona.