Crisi di Governo: Draghi da Mattarella. Faro sulle mosse dei partiti

Il Prof Mario Draghi arriva al Quirinale
Il Prof Mario Draghi arriva al Quirinale. (foto di Francesco Ammendola/Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

ROMA. – C’è attesa per le prime parole che Mario Draghi pronuncerà al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’ex numero uno della Bce è salito al Quirinale intorno a mezzogiorno ed è stato ricevuto dal Capo dello Stato che ha puntato sulla sua figura per risolvere la crisi di governo aperta da Italia Viva e culminata con le dimissioni di Giuseppe Conte ed il fallimento del mandato esplorativo affidato al presidente della Camera Roberto Fico, che aveva il compito di verificare le condizioni per un Conte ter.

Nel frattempo le forze politiche si interrogano e discutono al loro interno sul sostegno ad un esecutivo Draghi. In particolare gli occhi sono puntati sul centrodestra ed il Movimento Cinque Stelle. Finora nelle dichiarazione pubbliche i pentastellati hanno bocciato la proposta di Mattarella, indicando nelle urne la strada preferita.

“Non voteremo un governo tecnico guidato da Mario Draghi – ribadisce Paola Taverna – riteniamo che l’unica strada giusta sia quella delle elezioni anticipate. I cittadini devono poter scegliere chi dovrà risollevare le sorti di questo nostro Paese”.

Ma è possibile che nel partito emergano posizioni di segno opposto provocando una spaccatura nel Movimento. Anche il centrodestra discute delle prossime mosse in un vertice convocato ad hoc. La più critica rimane Giorgia Meloni che indica le elezioni come unica soluzione. Più sfumata la posizione della Lega: “Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi – mette in chiaro Matteo Salvini – vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto”.

Ampie aperture arrivano invece da Forza Italia, anche perché Silvio Berlusconi ha sempre rivendicato la scelta di Draghi alla guida della Bce, e dai partiti più piccoli da sempre a favore di un’esecutivo di salvezza nazionale.