Covid Perù: 6.600 fermati per violazioni della quarantena

Cittadini peruani formano una fila con distanzamento sociale.
Cittadini peruani formano una fila con distanzamento sociale. (ANSA/AFP)

LIMA.  – Il governo peruviano ha mobilitato decine di migliaia di agenti di polizia per controllare il rispetto delle misure di rigido lockdown adottate dal 31 gennaio al fine di contenere la pandemia da coronavirus, e ciò ha fatto sì che a livello nazionale siano state fermate 6.645 persone. Lo ha reso noto il ministro della Cultura, Alejandro Neyra.

Nel corso di una conferenza stampa a Lima in cui ha fatto il punto sull’andamento dell’isolamento sociale obligatorio introdotto fino al 14 febbraio, Neyra ha aggiunto che sono anche state elevate multe a 5.757 cittadini che hanno violato i regolamenti, come circolare in strada senza la prescritta certificazione o uscire di casa senza un valido motivo.

Secondo la gravità dell’infrazione commessa, ha precisato il ministro, la persona che ha infranto la legge è stata rilasciata dopo alcune ore dietro il pagamento di una multa di un valore variante fra 20 e 98 euro.

Comunque in oltre 2.000 casi più gravi, ha infine detto Neyra, i cittadini sono stati trasferiti in centri di detenzione temporanea in diverse città peruviane.

Il Perù si trova in uno grave stato di emergenza sanitaria, e sono dieci le regioni in cui il rischio di contagio da Covid-19 è considerato ‘estremamente alto’: Lima, la sua provincia, Callao , Ancash, Pasco, Huánuco, Junín, Huancavelica, Ica e Apurímac.

Secondo l’ultimo rapporto delle autorità sanitarie peruviane, i contagiati dal marzo scorso sono stati 1.142.716 e 41.181 i morti.

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