Scuola: continua la corsa ai licei, scelti da uno studente su due

Gli studenti del liceo Gioberti all'uscita dalla scuola dopo il primo giorno di didattica in presenza, Torino
Gli studenti del liceo Gioberti all'uscita dalla scuola dopo il primo giorno di didattica in presenza, Torino, 18 gennaio 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – Continua la corsa ai licei: erano stati scelti dal 47,4% nel 2012-2013, quest’anno lo sono da oltre il 10 per cento in più degli studenti. E’ terminata l’altro ieri sera infatti la possibilità di iscriversi al primo anno delle scuole medie e superiori e per le superiori i Licei continuano ad essere opzionati da oltre uno studente su due: quest’anno il 57,8% delle domande ha riguardato un indirizzo liceale; era il 56,3% un anno fa.

Un terzo delle scelte è invece per i Tecnici che, sostanzialmente, tengono: li sceglie il 30,3% delle studentesse e degli studenti, era il 30,8% un anno fa. Il settore Economico scende al 10% dall’11,2%, cresce il Tecnologico, dal 19,6% al 20,3%. Gli Istituti professionali segnano un calo dal 12,9% all’11,9% delle scelte.

Quanto ai licei, rimane sostanzialmente stabile il Classico, scelto dal 6,5% delle ragazze e dei ragazzi (il 6,7% un anno fa). Ancora in crescita l’interesse per gli indirizzi del Liceo scientifico, che passano dal 26,2% delle preferenze di un anno fa al 26,9% di quest’anno.

Scendendo nel dettaglio, ha scelto lo Scientifico tradizionale il 15,1% dei ragazzi (un anno fa era il 15,5%), il 10% ha scelto l’opzione Scienze applicate, che è in crescita (l’8,9% l’anno scorso), confermata la scelta delle sezioni dello Scientifico a indirizzo Sportivo da parte dell’1,8% delle studentesse e degli studenti. Il Linguistico scende dall’8,8% all’8,4% delle scelte. Cresce l’Artistico, dal 4,4% al 5,1%.

In aumento anche l’interesse per il Liceo delle Scienze umane, dall’8,7 al 9,7% delle preferenze. In particolare, l’indirizzo tradizionale sale dal 6% al 6,5%, l’opzione Economico-Sociale sale dal 2,7% al 3,2%. Stabile il dato per i Licei ad indirizzo Europeo e internazionale (0,5%). I Licei musicali e coreutici scendono dall’1% allo 0,7%.

È ancora il Lazio la regione con il maggior interesse per i Licei, con il 71,2%. Seguono Campania (64,3%), Abruzzo (63,9%), Sicilia (63,8%). Veneto ed Emilia Romagna si confermano le regioni con meno adesioni per gli indirizzi liceali, entrambe al 48,2%. Una conferma anche per il Veneto, come Regione con più adesioni per i Tecnici: 38%. Seguono Lombardia (36,2%), Emilia Romagna (36%), Friuli Venezia Giulia (35,7%).

L’Emilia Romagna è ancora la prima regione nella scelta dei Professionali (15,8%), seguita da Veneto (13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%). Cresce la domanda di tempo pieno (per un totale di 40 ore settimanali) nella scuola primaria: a richiederlo è il 46,1% delle famiglie rispetto al 45,8% di un anno fa. Tra le Regioni con le più alte percentuali di scelta ci sono Lazio (64,1%), Piemonte (62,5%), Emilia Romagna (60,7%). La percentuale più bassa si registra in Sicilia (14,8%), Molise (15,3%), Puglia (21,4%).

Infine il ministero dell’Istruzione rileva che gli utenti sono sempre più autonomi nella compilazione della domanda: l’83,7% ha effettuato autonomamente l’iscrizione online, senza passare dall’intermediazione della scuola. Un dato in forte crescita rispetto all’anno scorso, quando erano il 69,4%. Il picco maggiore di coloro che hanno gestito in autonomia la domanda si registra in Friuli Venezia Giulia (94,6%). Seguono Veneto (93,2%), Lombardia (92,2%) e Sardegna (92,1%).

Intanto il Consiglio generale della Cisl scuola, preoccupato che la crisi politica generi ulteriore disorientamento nella scuola, indica che occorre da subito mettersi al lavoro in vista del 2021/22, per il quale chiede interventi di natura legislativa, amministrativa e contrattuale: dalla riduzione dei parametri per la formazione delle classi, all’incremento degli organici, a misure per favorire la stabilità e continuità del lavoro.

(di Valentina Roncati/ANSA)

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