Coppa Italia: poker Juve, ora in semifinale c’è Conte

L' abbraccio della coppia d'attacco della Juventus Kulusevski-Chiesa.
L' abbraccio della coppia d'attacco della Juventus Kulusevski-Chiesa. (ANSA)

TORINO. – Nessuna brutta figura, la Juventus raggiunge le semifinali di coppa Italia senza affanni: due gol per tempo contro la Spal, con Morata (su rigore) e Frabotta a segno nei primi 45′ e la coppia Kulusevski-Chiesa nella ripresa per il 4-0 finale.

Scongiurato, dunque, il rischio di imitare il Bayern e il Real, presi come esempio da Pirlo alla vigilia per mettere in guardia i suoi ragazzi sui pericoli nascosti nell’affrontare una formazione di serie inferiore. Ora la doppia sfida contro l’Inter, con l’andata a San Siro in programma già mercoledì prossimo.

Pirlo prosegue con l’esperimento di Kulusevski alle spalle della punta, che per l’occasione è Morata mentre Ronaldo gode di un turno di riposo e non è nemmeno in panchina, e poi lancia dal primo minuto il 2001 Fagioli, mentre Bernardeschi e Ramsey agiscono sugli esterni.

Buffon, alla vigilia dei suoi 43 anni, torna titolare dopo l’apparizione contro il Genoa e sul braccio indossa la fascia di capitano. Pur essendo al nono confronto con la Juve, Marino fa il suo esordio allo Stadium: anche il tecnico della Spal opta per un turnover massiccio e schiera Floccari come unica punta supportato da Brignola e Seck nel 3-4-2-1.

La differenza di categoria si vede fin da subito, i bianconeri passano su rigore al 16′: l’arbitro Pezzuto è salvato dal Var dopo una svista clamorosa, invertendo la decisione del contatto Vicari-Rabiot e passando dal cartellino giallo per simulazione al francese alla concessione del penalty, e Morata spiazza Berisha dagli undici metri.

Gli emiliani ci provano con un paio di ripartenze ma le conclusioni di Floccari non mettono paura a Buffon, poco dopo la mezz’ora la Juve ipoteca già la qualificazione. Fa tutto Kulusevski, ubriacando di finte Ranieri e servendo Frabotta, che da fuori area fa esplodere il sinistro vincente per il suo primo gol tra i grandi.

L’unica nota negativa del primo tempo è l’infortunio di Bernardeschi, dolorante alla caviglia sinistra e costretto durante l’intervallo a lasciare il posto al ’99 Di Pardo. Nella ripresa i ritmi calano vistosamente, per la Juve è quasi una partita di allenamento e Pirlo concede 20 minuti ad Alex Sandro, al rientro dopo il Coronavirus.

I bianconeri gestiscono il risultato, Kulusevski e Chiesa firmano il poker che proietta la  Juve al penultimo atto della competizione. Mercoledì prossimo ci sarà l’andata del derby d’Italia: si comincia con la sfida a San Siro, mentre il 10 febbraio si giocherà il ritorno allo Stadium.

Per arrivare alla finalissima di maggio a Roma, Pirlo dovrà superare Conte e riscattare la sconfitta in campionato di dieci giorni fa.