ROMA. – Cominceranno nel pomeriggio, dalle 17, le consultazioni al Quirinale per cercare di risolvere la crisi di governo sotto la regia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al Colle, dopo la commemorazione in mattinata della Giornata della Memoria, saliranno prima il presidente del Senato Elisabetta Casellati e poi il presidente della Camera Roberto Fico.
Colloqui istituzionali che saranno il preludio ai colloqui che domani e venerdì il Capo dello Stato avrà con i partiti per capire le reali intenzioni delle forze politiche. Nel frattempo i partiti si muovono per serrare i ranghi e per mettere in chiaro le proprie condizioni.
Oggi alle 14 il Pd riunisce la direzione: il segretario Nicola Zingaretti puntellerà il premier dimissionario Giuseppe Conte come “punto di equilibrio”, ricorda di primo mattino il ministro Enzo Amendola, per un nuovo governo ampio, spingendo verso il ter. Un tentativo, quello del Nazareno, di rilanciare una maggioranza solida, anche con il rientro di Iv, e di evitare fughe in avanti.
Matteo Renzi invece riunirà i gruppi parlamentari stasera alle 22,30: il leader Iv ha chiarito che non metterà veti su Conte ma non porterà il suo nome domani al Quirinale. Nei ragionamenti della maggioranza, il rientro di Iv, nonostante la rottura che ha causato la crisi di governo, non è più un tabù.
D’altra parte l’ufficializzazione, stamattina nell’Aula del Senato, del nuovo gruppo Europesti, composto da 10 senatori Maie-Cd, fa capire che i costruttori non sono ancora sufficienti ad una maggioranza alternativa a Iv. Ma Conte non demorde nella convinzione, ribadita nell’appello di ieri sera, della necessità di “un governo di salvezza nazionale” con “un’alleanza europeista”, “una maggioranza ampia e una prospettiva chiara”.
(di Cristina Ferrulli/ANSA)