Piaggio rilancia veicoli commerciali con Porter

Il veicolo Piaggio Porter NP6.

ROMA. – La rivoluzione della mobilità non viaggerà a livello globale solo su auto elettriche, ma anche grazie a nuovi veicoli studiati per i centri urbani nati fuori dai progetti urbanistici o per le strade di campagna, lontane  dalla funzionalità delle highway.  Un mercato che a livello mondiale offrirà grandi opportunità, vista anche la diffusione delle consegne dell’e-commerce.

Piaggio, che fin dall’inmediato dopoguerra, ha lavorato per risolvere concretamente i problema di una mobilità “democrática” creando nel 1946 la Vespa e due anni dopo l’Ape, un mezzo da trasporto diffuso in tutto il mondo, ha piena coscienza di questa realtà. E il debutto della nuova generazione di Piaggio Porter NP6 va esattamente in questa direzione, tenendo conto degli importanti cambiamenti che sono legati a nuovi stili di vita e – certamente – anche  alle conseguenze globali della pandemia.

“Piaggio sta anticipando questo nuovo mondo, questi comportamenti – ha detto oggi durante l’evento virtuale di presentazione di Porter NP6 Roberto Colaninno, presidente e AD del Gruppo di Pontedera –  accetto le difficoltà e penso che il cambiamento in corso sia molto pesante, che ci costerà molto da certi punti di vista ma che ci darà anche delle sorpresa positive che non riusciamo neanche ad immaginare”.

Ed ha aggiunto che se Piaggio “riuscirà a gestire le novità che verranno da un mondo nuovo, allora riusciremo a fare il grande salto. Oggi stiamo lanciando il nuovo Porter, e questo per noi è un grande salto perché il Porter precedente era un derivato della collaborazione tra Piaggio e la Daihatsu”.

L’AD del Gruppo ha ribadito che il progetto del nuovo Porter è stato completamente sviluppato in Piaggio ed è un prodotto made in Italy. “Oggi siamo da soli e ci stiamo giocando il nostro futuro in questo settore, lanciando un prodotto che esce dalla tradizione di Piaggio”.

La finalità di Porter – è stato precisato – è soddisfare le esigenze dei cosiddetti trasporti dell’ultimo miglio, ma anche tante necessità di lavoro che prima non corrispondevano alle caratteristiche di Porter per dimensioni del piano di carico, per portata e per prestazioni.

“Nuovo Porter non si allontana dalla nostra tradizione – ha detto Colaninno – è un prodotto che si adegua ad un modo diverso di trasporto delle cose, dovuto alle vendite online. E che si adatterà molto più al contesto urbano perché pensiamo che in futuro quest’ambito diventerà sempre più importante e la domanda sarà più intensa”.

L’AD del Gruppo ha anche spostato lo sguardo più avanti del presente, rappresentato da una moderna linea di costruzione a Pontedera e programmi per successivi derivati, magari diversi da quelli con i già ottimi motori green benzina-Gpl e benzina-metano. “dopo il Porter Cosa ci sarà dopo il Porter? – ha detto – Dopo il Porter ci sarà la capacità della Piaggio che ha modificato il suo DNA in senso positivo. Su quello sono molto ottimista e su quello sono anche convinto che i risultati ci saranno”.

(Andrea Silvuni/ANSA)