Covid Brasile: ministro Salute indagato per crisi Amazzonia

Un indigena con mascherina del Mato Grosso do Sul, Brasile.
Un indigena con mascherina del Mato Grosso do Sul, Brasile. (Ansalatina)

SAN PAOLO.  – La Corte suprema brasiliana ha autorizzato l’apertura di un’inchiesta nei confronti del ministro della Salute, Eduardo Pazuello, per la gestione della crisi sanitaria in Amazzonia, dove gli ospedali sono al collasso e manca l’ossigeno per i pazienti Covid.

Pazuello, 58 anni, generale dell’esercito, è ora formalmente indagato per omissione di atti d’ufficio, ha annunciato il giudice supremo Ricardo Lewandowski. Entro cinque giorni, Pazuello dovrà presentarsi alla polizia federale per deporre.

Lewandowski ha concesso a Pazuello la facoltà di scegliere luogo, data e orario della sua deposizione.

La vicenda ha avuto inizio da una denuncia presentata dal partito di minoranza Cidadania, di sinistra, al procuratore generale della Repubblica, Augusto Aras, sulla base di dichiarazioni rese alla stampa locale da Pazuello riguardo la crisi in Amazzonia.

Pazuello è il terzo ministro della Salute nominato da Bolsonaro, dopo Luiz Henrique Mandetta e Nelson Teich, entrambi medici, entrati in rotta di collisione col capo dello stato sulla gestione della pandemia.

Il Brasile ha registrato una media di 1.055 morti per coronavirus al giorno, il numero più alto dal 4 agosto, hanno riferito le segreterie sanitarie dei governi statali nel loro ultimo aggiornamento sulla situazione del Covid-19.

Il numero totale di decessi dall’inizio della pandemia nel gigante sudamericano ha nel frattempo raggiunto i 217.712 casi, inclusi i 631 registrati nelle ultime 24 ore.

Da febbraio 2020, inoltre, il numero dei contagiati è salito a 8.872.964, inclusi i 28.364 nuovi casi segnalati ieri, quando si è registrata una media di 51.532 infetti.

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