Fenomeno Brady, Super Bowl con Tampa a 43 anni

Il "regista" del Tampa Bay Tom Brady abbandona il campo allo stadio Gillette in Foxborough. Massachusetts, USA. Archivio.
Il "regista" del Tampa Bay Tom Brady abbandona il campo allo stadio Gillette in Foxborough. Massachusetts, USA. Archivio. (ANSA/ EPA/MATT CAMPBELL)

ROMA. –  Immenso Tom BRADY. A 43 anni il quarter back amico di Donald Trump, ( “ma non per le cose che ha fatto in politica”), ha compiuto l’ennesima impresa della sua leggendaria carriera trascinando la “Cenerentola” Tampa Bay al Super Bowl.

Lo aveva promesso al momento della firma con i Buccaneers, dopo 20 anni nei New England Patriots e sei sfide per il titolo vinte, e ora la sua nuova città vuole cambiare nome e diventare Tampa Brady.

Intanto questo autentico fenomeno di longevità sportiva dimostra che il talento non ha età, e consolida la propia posizione nella galleria di coloro che si sono confermati campioni, se non fenomeni, anche dopo aver superato la soglia degli “anta”, che a agosto sarà varcata da un’altra leggenda, quella del tennis Roger FEDERER.

Dino ZOFF ha vinto un Mondiale a 42 anni, stessa età in cui Gigi BUFFON ancora si fa valere con la maglia della Juve, senza avere l’intenzione di smettere. E che dire di Lamberto BORANGA? Non avrà vinto un Mondiale, ma soltanto la pandemia gli ha impedito di continuare a giocare tra i pali nel campionato di Eccellenza, a 77 anni e continuando anche a stabilire primati nell’atletica Master.

Sempre nel calcio, l’inglese Stanley MATTHEWS, vincitore di un Pallone d’Oro, vegetariano convinto e astemio, ha giocato ai massimi livelli con lo Stoke City fino a 50 anni. Il giapponese Kazu MIURA, ex Genoa, di anni ne ha 52 e si fa valere, anche a suon di gol, nella serie B giapponese con la maglia del Yokohama, grande del calcio locale finita nella “cadetteria”.

Cambiando sport, Valentino ROSSI, 42 anni fra ” un mese, non ha alcuna intenzione di scendere dalla sella della sua moto, perché sogna di vincere un altro titolo mondiale prima di smettere. Non sarà affatto facile, ma il Dottore ha tutta l’intenzione di provarci.

Così come ci prova, e resta un rivale temibilissimo, l’idolo delle Filippine Manny PACQUIAO, fuoriclasse del pugilato alla ricerca dell’ennesimo titolo mondiale. In categorie di peso diverse, ma vuole emulare, se non superare, George FOREMAN, che tornò sul trono dei pesi massimi all’età di 45 anni mondiali e 9 mesi, dopo aver abbandonato il consumo di carne (e pensare che era testimonial di un produttore di hamburger…).

Perfino nello sprint c’è qualcuno che ha passato da un pezzi gli “anta” ma è ancora competitivo: è il campione del mondo 2003 dei 100 metri Kim COLLINS, velocista che portò alla ribalta l’arcipelago di St. Kitts and Nevis e corre ancora in 10″10. Il suo omologo al femminile è stata la fuoriclasse giamaicana, e poi slovena, Merlene OTTEY.

Detto anche del 44enne Tiger WOODS uomo da copertina del golf e che la tedesca Claudia PECHSTEIN, 5 ori olimpici in bacheca nel pattinaggio di velocità sul ghiaccio punta a partecipare l’anno prossimo, all’età di 50 anni e a Pechino, alla sua ottava Olimpiade, della galleria dei campioni di longevità fanno parte anche la canoista Josefa IDEM e il tiratore Giovanni PELLIELO, 51enne “asceta” del suo sport e pluricampione mondiale: se andrà a Tokyo, per lui sarà, come per la Pechstein, l’ottava Olimpiade.

Intanto gli Usa celebrano il mito di Tom Brady, che il 7 febbraio giocherà il suo decimo Super Bowl e ha regalato a Tampa Bay l’opportunità di giocarlo in casa (mai successo prima, a nessuna squadra, nella storia della Nfl), con la parziale presenza del pubblico visto che, nonostante il Covid, saranno ammessi 22mila spettatori, fra i quali 7500 medici e infermieri invitati dalla lega.

Ma qual è il segreto di Brady? Lui lo ha spiegato così: alimentazione rigidamente regolamentata, esercizio fisico, almeno 9 ore  di sonno a notte e “una menta sana”. Così facendo, il marito della supermodella Gisele Bundchen ha messo insieme un patrimonio stimato in duecento milioni di dollari.

Come alimentarsi per essere campioni Brady lo ha poi spiegato in un libro, “The TB12 Method” diventato, come da copione, subito un mbest seller: bisogna fare la cosiddetta ‘dieta alcalina’, basata su alimenti che facilitano il recupero da processi infiammatori che il corpo soffre dopo attività fisiche intense.

Così niente funghi, farina bianca, alcol, caffeina, pane, mais, alimenti geneticamente modificati, cibi con pezzi di grasso, zucchero, soia, pomodori, melanzane, condimenti piccanti e olio di semi di mais per cucinare. Stop con tutto questo, e sotto con un altro Super Bowl da vincere.

(di Alessandro Castellani/ANSA)

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