Tokyo: Cio tiene duro “Giochi annullati? Tutto falso”

Un poster delle Olimpiadi Tokyo 2020.
Un poster delle Olimpiadi Tokyo 2020. (ANSA/EPA)

ROMA. – “Nessuna cancellazione, è tutto falso”. A sei mesi dal via, dopo il rinvio tormentato di un anno, sui Giochi di Tokyo il Cio tiene duro: lo fa anche replicando con fermezza alle indiscrezioni scritte dall’autorevole quotidiano britannico “The Times” che, citando una fonte governativa giapponese, spiegava come le autorità locali fossero arrivate alla conclusione di cancellare l’Olimpiade di Tokyo della prossima estate, ma che nessuno avrebbe il coraggio di annunciarlo.

“Tutte le parti coinvolte – spiega in una dichiarazione all’Ansa il comitato olimpico presieduto da Thomas Bach – stanno lavorando insieme per preparare i Giochi. Implementeremo tutte le misure contro il Covid per lo svolgimento di Olimpiadi sicure la prossima estate”.

La smentita al Times è arrivata anche dallo stesso governo giapponese: “Desideriamo smentire ogni congettura ricostruita nell’articolo. Alla luce di quanto sta accadendo a livello globale per via della pandemia, il governo dovrà prendere una decisione, ma fino a quel momento rimaniamo determinati a fare quanto è in nostro potere e di andare avanti con l’organizzazione dei Giochi” le parole del vicecapo di gabinetto del governo giapponese, Manabu Sakai.

Per salvare la faccia, sempre secondo il giornale britannico, il Premier Yoshihide Suga e i suoi più stretti collaboratori avrebbero pensato di ricandidare Tokyo per il 2032, con la certezza di ottenere i Giochi (“nessuno avrebbe il coraggio di opporsi”, sottolinea il ‘Times’), che nel 2024 sono in programa a Parigi e nel 2028 a Los Angeles.

Nell’articolo viene anche citato il fatto che, dopo la seconda ondata della pandemia, che ha colpito anche il Giappone, l’80% dell’opinione pubblica sarebbe contrario alla svolgimento della manifestazione.

“É assolutamente falso – sottolinea il Cio –  “In una riunione del Comitato esecutivo del Cio nel luglio dello scorso anno, è stato concordato che la cerimonia di apertura dei Giochi di Tokyo 2020 si sarebbe tenuta il 23 luglio di quest’anno, e il programma e le sedi dei Giochi sono stati riprogrammati di conseguenza. Insieme ai suoi partner e agli amici giapponesi, il Cio è totalmente concentrato e impegnato a realizzare un’edizione di successo dei Giochi olimpici e paralimpici quest’anno”.

Anche secondo il portavoce del Governo giapponese è così, e casomai si deve discutere su come le prove dei Giochi si svolgeranno. Starebbe prendendo corpo l’idea che si possa gareggiare a porte chiuse, modalità che salverebbe i diritti televisivi così cari al Cio: lo stesso Bahc, che in un’intervista a Kyodo News sottolineando che “non eiste un piano B” aveva comunque ipotizzato la riduzione del numero degli spettatori. Ma ciò non soddisferebbe le autorità giapponesi che fondano una consistente fetta dei loro ricavi sulla vendita dei biglietti e dei pacchetti a questi legati.

In ogni caso, il “Times” scrive anche, sempre citando la sua fonte governativa nipponica, che “se qualcuno come il Presidente Biden dicesse che gli atleti statunitensi non potranno andare, allora noi potremmo dire ‘bene, allora i Giochi è impossibile farli'”.

A favore invece di chi dice che Tokyo 2020 si svolgerà nei tempi previsti si è schierato anche il membro brasiliano del Cio Bernard Rajzman, ex fuoriclasse del volley, che commentando l’articolo del “Time” ai microfoni dei media del gruppo Globo, ha detto che “negli incontri che abbiamo avuto in videoconferenza non si è mai accennato alla cancellazione dei Giochi, ma si è parlato sempre e solo di come si svolgeranno.

L’Olimpiade della prossima estate si farà – ha aggiunto Rajzman -, non esiste una sola possibilità che venga annullata, stiamo solo facendo  il punto e vagliare ogni ide su come posa svolgersi. Ne riparleremo, fra comitati olimpici nazionali di tutto il mondo, anche domani”.

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