TORINO. – Carlos Tavares dà un nuovo segnale positivo all’Italia. Tra le prime mosse dell’amministratore delegato di Stellantis c’è la visita alle fabbriche. Un gesto che ha un forte valore simbolico rispetto ai timori sulle possibili ripercussioni della fusione sugli stabilimenti e dell’occupazione.
Il manager, che già aveva rassicurato i sindacati nazionali sulla centralità dell’Italia, ha iniziato il suo tour mercoledì da Mirafiori, fabbrica simbolo di Fca, oggi è stato a Melfi e domani andrà a Cassino.
Nello stabilimento lucano lo ha accompagnato il presidente John Elkann. La visita è durata più di sei ore. I vertici del gruppo, nato dalla fusione tra Fca e Psa, hanno incontrato i dirigenti della fabbrica lucana, che occupa circa 7.200 dipendenti, e hanno visitato i reparti dove si producono 500X, Jeep Compass e Renegade.
Tavares ed Elkann sono stati anche nell’Academy e hanno avuto un colloquio con i rappresentanti di tutte le sigle sindacali. L’ad di Stellantis ha confermato che “saranno salvaguardati tutti i posti di lavoro”.
“Questa visita – hanno detto i segretari regionali della Uil e della Uilm Basilicata, Vincenzo Tortorelli e Marco Lomio – ha un grande significato simbolico e non solo perché dimostra che negli anni abbiamo, tutti insieme, costruito un’eccellenza del gruppo Fca. La presenza dell’ad Tavares conferma che si parte ancora da Melfi con Stellantis”.
I segretari generali della Cgil Basilicata, Angelo Summa, e della Fiom Basilicata, Gaetano Ricotta, auspicano che sia l’inizio di un percorso “basato su un confronto reale con le rappresentanze dei lavoratori”.
“Melfi rappresenta un modello importante di sinergie tra due grandi realtà, quella italiana con la 500x e quella di Chrysler con le Jeep. Questi elementi di integrazione su piattaforme prodotto sono fondamentali e Stellantis dovrà utilizzarli per dare prospettive agli stabilimenti italiani e mettere a saturazione gli impianti dando sicurezza all’occupazione nel Paese”, osserva il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano.
“Tavares parte con il piede giusto. Dopo la quotazione in Borsa ha fatto un incontro con le maestranze e ha ascoltato le organizzazioni sindacali, ora visita gli stabilimenti e incontra direttamente i lavoratori.
Una dimostrazione di rispetto nei confronti di chi determina la produzione” comenta Rocco Palombella, numero uno della Uilm. Per il segretario generale della Fismic Roberto Di Maulo “continua un trend positivo”.
(di Amalia Angotti/ANSA)