Bce: vaccini tappa importante ma nuova recessione

La presidente dellla Bce Christine Lagarde.
La presidente dellla Bce Christine Lagarde. (ANSA/EPA)

ROMA. – La Banca Centrale Europea “riconferma” l’orientamento “molto accomodante” della sua politica monetaria ma alla luce del quadro attuale, su cui pesano Covid e lockdown, avverte di una doppia recessione in arrivo nell’Eurozona.

L’avvio della campagna di vaccinazione “è una tappa importante” per superare la pandemia ma la seconda ondata del Covid “continua a porre dei gravi rischi per l’economia” ed “insieme alle restrizioni e misure di contenimento” adottate dai Paesi, “è probabile che porti ad una contrazione della crescita nel quarto trimestre che si trascinerà nel primo trimestre di quest’anno”, spiega la Presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa virtuale, dopo la prima riunione del board del nuovo anno.

“L’incertezza resta elevata, con rischi al ribasso sulle prospettive nel breve termine, ma meno pronunciati, e con una inflazione debole a causa di una domanda debole”, aggiunge la numero uno dell’Istituto centrale.

“Più probabilmente vedremo una ripresa nella seconda parte dell’anno” per cui “serve ancora un ampio sostegno monetario” e anche a “livello nazionale le misure fiscali devono rimanere accomodanti e concentrate sugli obiettivi”.

In quest’ottica Francoforte lascia i tassi d’interesse fermi: quello principale rimane a zero, quello sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Avanti poi con gli acquisti di titoli nell’ambito del piano pandémico Pepp da 1.850 miliardi di euro fino a marzo 2022.

“Se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attività che non esauriscano la dotazione nell’orizzonte degli acquisti netti del Pepp, non sarà necessario utilizzare appieno la dotazione”, ha spiegato la Bce nel comunicato dopo la riunione del board, aggiungendo che “allo stesso modo, la dotazione può essere ricalibrata per preservare condizioni di finanziamento favorevoli”.

Tutto questo passaggio ha però innescato dei dubbi presso gli analisti sulle reali intenzioni della Bce di utilizzare in pieno la dotazione del Pepp.

In conferenza stampa Lagarde, incalzata, ha quindi chiarito che “il nostro è un atto di equilibrio che dipende dal mantenimento di condizioni di finanziamento favorevoli” pertanto “se le condizioni restano favorevoli, non siamo costretti a usare l’intera dotazione del Pepp, se invece non rimangono favorevoli, siamo pronti a ricalibrare e ad aumentare il Pepp, tutte le opzioni sono sul tavolo”, ha detto, sottolineando l’elemento di “flessibilità” del piano e assicurando che la Bce è “pronta ad adeguare tutti i suoi strumenti” in base alle necessità proprio per “preservare condizioni finanziarie favorevoli nell’Eurozona”.

Su questo punto Lagarde ha anche precisato che “non vengono presi in considerazione particolari indicatori ma un insieme di cose” che vanno “dai prestiti bancari, ai tassi sui titoli di Stato”. La Bce, inoltre, “continuerà” a fornire “abbondante liquidità” attraverso le sue operazioni di rifinanziamento.

Davanti alla freddezza di Lagarde sulla ripresa economica in tempi brevi, i mercati hanno però reagito male, chiudendo tutti in calo: Milano ha lasciato sul campo lo 0,98%, Parigi ha perso lo 0,67%, quindi Londra (-0,37%) e Francoforte (-0,11%). Lo spread Btp-Bund si è allargato a 118 punti base da 115, col tasso sul titolo a dieci anni del Tesoro in rialzo allo 0,68%.

Tuttavia la presidente della Bce ha confermato la stima per il 2021 fatta a dicembre, che è di una crescita del 3,9%. “Rimane per il momento valida”, ha detto, ribadendo anche che Francoforte continuerà a “guardare con molta attenzione” al tasso di cambio euro-dollaro perché ha un “impatto” sull’inflazione.

Sempre sulla moneta unica, ha messo in chiaro che “ci vorranno anni prima che arrivi un euro digitale” e comunque “banconote e monete” coesisteranno con un futuro euro digitale. Infine, guardando Oltreoceano, Lagarde ha salutato la designazione di Janet Yellen a nuovo Segretario al Tesoro Usa dicendo che guiderà l’economia Usa “in modo inclusivo e molto intelligente”.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)