Fifa contro SuperLega: “Chi la gioca é fuori”

Il presidente della Fifa Gianni Infantino.
Il presidente della Fifa Gianni Infantino. (Ansalatina)

ROMA.  – La Fifa prosegue la propria battaglia contro la Super League europea, destinata nelle intenzioni a soppiantare le attuali Champions ed Europa League, ma soprattutto a depotenziare l’interesse per i campionati nazionali.

L’organismo che gestisce il calcio nel mondo oggi, con un comunicato, è andata ancora una volta all’attaco del progetto, minacciando provvedimenti assai duri contro chi vi aderisce, sempre ammesso che il campionato dei campionati veda la luce.

“La Fifa e le sei confederazioni (AFC, CAF, Concacaf, Conmebol, OFC e Uefa) ribadiscono e sottolineano con forza che la Super League non verrebbe riconosciuta in alcun modo – si legge nel comunicato -. Pertanto, qualsiasi club o giocatore coinvolto nel torneo non sarebbe (successivamente) autorizzato a partecipare a manifestazioni della Fifa o della federazione d’appartenenza”.

In altre parole, chi aderisce a una futura Super Lega rischia di restare fuori da tornei consolidati, come la Champions League, Europeo, Mondiali, Coppa America o Libertadores.

Un messaggio forte, quello della principale istituzione del calcio, che si contrappone alle manovre organizzative che coinvolgono alcuni dirigenti. Marca sostiene, ad esempio, che in settimana Florentino Perez, presidente del Real Madrid, si sarebbe recato a Torino per incontrare Andrea Agnelli, presidente di Juve ed ECA (European Club Association) per parlare della Super League.

“Bisogna innovare, cercare formule nuove, perché il calcio resti attraente. Il Real Madrid ha contribuito alla fondazione della Fifa, alla nascita della Coppa dei Campioni. La riforma del calcio non deve aspettare. Dobbiamo cambiare. L’Europa ha milioni di tifosi e non dobbiamo voltare loro le spalle”, le parole del n.1 del club “blanco”, pronunciate durante l’ultima Assemblea del club.

“Il calcio ha una storia lunga, e di successo, che si fonda su principi universali di merito sportivo: solidarietà, promozioni e retrocessioni, sussidiarietà – ha ribadito la Fifa – Le competizioni mondiali e continentali vanno sempre vinte in campo”.

Il comunicato è stato firmato, oltre che da Gianni Gianni Infantino, dai presidenti delle confederazioni: lo sceicco Salman Bin Ebrahim Al Khalifa (AFC); Constant Omari (facente funzioni CAF); Vittorio Montagliani (Concacaf), Alejandro Dominguez (Conmebol), Lambert Maltock (OFC), Aleksander Ceferin (Uefa).

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