Atalanta spreca chance terzo posto, pari con Udinese

Il giocatore dell'Udinese Samir (S) e Rusland Malinovskyi dell' Atalanta (D) in azione.
Il giocatore dell'Udinese Samir (S) e Rusland Malinovskyi dell' Atalanta (D) in azione. ANSA/GABRIELE MENIS

UDINE. – In tre giorni l’Atalanta spreca due occasioni d’oro per salire sul podio del campionato, súbito dietro le milanesi. Dopo il Genoa, anche l’Udinese disinnesca la macchina da gol orobica, che in tutta la partita genera soltanto un paio di vere occasioni. Muriel si conferma spietato sottoporta, ma questa volta non basta. L’Udinese alza le barricate, favorita da un gol lampo, e passa il secondo tempo a perdere tempo, stile anni Settanta, conquistando un punto d’oro, alla vigilia di un altro match casalingo, quello di sabato con i nerazzurri dell’Inter.

Passano 23 secondi e l’Udinese è già in vantaggio: Lasagna difende il pallone in fascia e serve Pereyra. Romero va a farfalle e l’incursore argentino ha tutto il tempo di accentrarsi e di presentarsi a tu per tu con Gollini, freddandolo con un esterno da applausi. L’Atalanta accusa il colpo e non riesce a rendersi pericolosa. Cinge d’assedio i padroni di casa, che organizzano un fortino appena fuori il limite dell’area. I nerazzurri fanno girare la palla, ma si presentano la prima volta a tu per tu con Musso solo al 35′ quando Maehle, liberato da un rimpallo, fa partire un missile su cui l’estremo difensore argentino fa un miracolo.

Gli ospiti premono sull’acceleratore e poco dopo, grazie a un triangolo con Muriel, Toloi calcia una fucilata sulla quale Musso salva ancora. L’Udinese sembra sul punto di capitolare quando parte un contropiede, sventato da Gollini, che però perde incredibilmente la palla, sulla quale si avventa il solito Pereyra, che cade in area toccato da tergo dal portiere. Per Calvarese – e soprattutto per il Var (curiosamente composto da friulgiuliani: il triestino Giacomelli e il pordenonese Tolfo) – non è rigore.

La discussione prosegue almeno un paio di minuti fino a che ci pensa Muriel a mettere tutti d’accordo: innescato da Pessina, sfrutta un rimpallo e piazza la sfera alle spalle dell’incolpevole Musso. In pochi istanti si è passati dall’opportunità per il raddoppio al pari siglato dall’ex.

L’Atalanta molla la presa nei primi dieci minuti della ripresa, forse per stanare gli uomini di Gotti, ma all’8′ Pessina libera Miranchuk che conclude alto da ottima posizione. Al quarto d’ora Gasperini mette dentro l’artiglieria pesante – Ilicic, Gosens e Zapata – e il pressing diventa asfissiante; dieci minuti dopo Romero di testa fa la barba al palo a Musso battuto. Ma l’Udinese addormenta il match, perde tempo, fa melina e non fa entrare in ritmo gli ospiti.

La formazione bergamasca casca nel tranello, si innervosisce e finisce inesorabilmente nella ragnatela tesa da Gotti. A quattro minuti dal novantesimo ci sarebbe pure un gol dell’Udinese, giustamente annullato per una carica di Zeegelar su Gollini. Nei cinque di recupero non si gioca praticamente mai e l’Udinese festeggia al triplice fischio come se avesse vinto.

(di Lorenzo Padovan/ANSA)

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