Abuso di dominio per TicketOne, maximulta Antitrust

ll presidente Antitrust, Roberto Rustichelli, in audizione alla Camera. Immagine d'archivio.
ll presidente Antitrust, Roberto Rustichelli, in audizione alla Camera. Immagine d'archivio. (ANSA)

ROMA. – Abuso di posizione dominante nella vendita di biglietti per concerti e partite. É questa l’accusa sulla base della quale l’Antitrust ha deciso di infliggere una maxi multa da 10 milioni di euro a TicketOne.

Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, la società di ticketing del gruppo tedesco Cts Eventim, che opera nel mercato italiano della vendita di biglietti per evento live di musica leggera attraverso TicketOne, ha attuato “una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera”.

Nel suo provvedimento l’Antitrust nota che la strategia attuata da TicketOne si articola in una serie di condotte, attuate almeno dal 2013 e ancora in corso, che consistono nella stipula di contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi live di musica leggera, nelle acquisizioni dei promoter nazionali Di and Gi Srl, Friends & Partners SpA, Vertigo Srl e Vivo Concerti Srl, nell’imposizione dell’esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boycott nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, un nuovo operatore di ticketing.

L’attuazione della strategia abusiva del gruppo, sottolinea ancora il Garante, ha danneggiato anche i consumatori perché l’impresa dominante ha potuto praticare commissioni di vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera superiori a quelli dei concorrenti, limitando inoltre le possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori.

L’Autorità ha, inoltre, imposto a TicketOne di concedere agli operatori concorrenti la possibilità di vendere con qualsiasi modalità e mediante qualsiasi canale, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, almeno il 20% del totale dei biglietti relativi agli eventi live di musica leggera prodotti o distribuiti da ciascun promoter ovvero dagli operatori di ticketing vincolati in esclusiva al gruppo CTS Eventim-TicketOne.

La risposta di TicketOne non si è fatta attendere: la società ha annunciato l’intenzione di fare ricorso al Tar contro quella che definisce una decisione “manifestamente inappropriata”. TicketOne “respinge fermamente” le affermazioni dell’Antitrust sottolineando che la misura adottata è “basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia”. E si dice perciò fiduciosa che il provvedimento sarà revocato.

Soddisfatta della decisione dell’Antitrust si è dimostrata invece Valeria Arzenton, fondatrice della società di promoting Zed dal cui ricorso è partita l’istruttoria. Una battaglia che ha trovato spazio soprattutto su Striscia La Notizia.

Il provvedimento, ha detto,  “conferma la veridicità di tutto quanto da me lamentato, in ordine alle pressioni ed ai boicottaggi subiti.  Inoltre rappresenta un caposaldo per tutto il settore perché va nella direzione di una generale apertura del mercato, superando logiche e consuetudini consolidate che non facevano bene alla libera iniziativa e all’intraprendenza».

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