Covid: Brasile distribuisce dosi per iniziare vaccinazioni

Cittadini camminano per strada a Sao Paulo, Brasile.
Cittadini camminano per strada a Sao Paulo, Brasile. (ANSA)

BRASILIA. – Il ministro della Salute brasiliano, Eduardo Pazuello, ha annunciato che alle 17 di oggi (le 21 italiane) inizierà la vaccinazione contro il coronavirus in 26 dei 27 Stati del Paese sudamericano.

Il membro del governo di Jair Bolsonaro ha consegnato alle autorità di Guarulhos, una città della Grande San Paolo, circa 4,5 milioni di dosi del vaccino cinese, CoronaVac.

La prima vaccinazione è stata somministrata ieri proprio nello Stato di San Paolo, il più popoloso del Brasile nonché il più colpito dalla pandemia per numero di vittime e contagi.

Ieri l’Agenzia nazionale per la sorveglianza sanitaria (Anvisa) ha autorizzato l’uso di emergenza del Coronavac e del vaccino dell’Università di Oxford, prodotto dal laboratorio britannico AstraZeneca. Le dosi di quest’ultimo farmaco però non sono ancora state consegnate dall’India, dove vengono prodotte.

L’autorizzazione di Anvisa “segna un momento storico per la nazione: i vaccini sono e saranno un sollievo per il Paese”, ha sottolineato Pazuello, mentre iniziava il carico di aerei dell’aeronautica militare e di velivoli privati per trasportare i lotti nei vari Stati.

Ancora schermaglie tra il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, e Joao Doria, governatore di San Paolo, lo Stato dove ieri si è somministrato il primo vaccino contro il coronavirus nel Paese sudamericano:  la vaccinazione è stata una risposta al “negazionismo” e all’ “autoritarismo” del capo dello Stato, ha affermato Doria.

Le vaccinazioni a San Paolo – lo Stato più popoloso del Brasile, nonché il più colpito dalla pandemia per numero di morti e di contagi – sono riprese alle 7 di stamani, mentre nel resto del Paese si stima che inizieranno mercoledì. “Qui si lotta per la vita: a Brasilia si lotta per cosa?”, si è chiesto Doria in tono provocatorio nei confronti di Bolsonaro.

Intanto il ministro della Salute, Eduardo Pazuello, ha criticato quella che ha definito una “mossa di marketing” del governatore di San Paolo, che ha accusato di “violare la legge” avviando l’immunizzazione prima degli altri Stati.

“Il governo federale dà colpi mortali ai brasiliani con il negazionismo, con la clorochina, con la mancanza di aghi per siringhe: il vaccino è una lezione contro voi autoritari che disprezzate la vita, che non avete compassione”, ha risposto Doria.

Dal canto suo, Bolsonaro ha risposto che “il vaccino è del Brasile, non di un qualsivoglia governatore”.

Parlando con un gruppo di suoi sostenitori, all’esterno del Palacio da Alvorada a Brasilia, il presidente della Repubblica ha poi precisato che oggi sarebbero dovuti arrivare i “vaccini di AstraZeneca prodotti in India”, ma che il governo di Nuova Delhi ha deciso di posticipare la spedizione delle 2 milioni di dosi richieste.

Bolsonaro ha infine affermato che il suo governo andrà alla ricerca di altri vaccini, ma che per acquistarli è necesario che ci sia “disponibilità sul mercato internazionale”.

Le autorità di Rio de Janeiro hanno annunciato che il primo vaccino contro il coronavirus nella città brasiliana verrà inoculato oggi presso il monumento del Cristo Redentore. “La prima dose del vaccino verrà iniettata oggi alle 17 (le 21 italiane, ndr) al Cristo Redentore”, ha scritto sui social il sindaco eletto di Rio, Eduardo Paes.

Secondo quanto riferito alla radio Band News da fonti statali, gli immunizzati saranno due operatori sanitari, i cui nomi non sono stati resi noti.

Intanto, il governatore ad interim di Rio, Claudio Castro, oggi a San Paolo parteciperà a una riunione con il ministro della Salute, Eduardo Pazuello. Paes ha affermato che lo Stato di Rio, il secondo più popoloso del Brasile, ha ricevuto circa 220 mila dosi del vaccino ciñese Coronavac.

Il Brasile, secondo Paese al mondo per numero di morti da coronavirus, sfiora le 210 mila vittime e gli 8,5 milioni di contagi, in base agli ultimi dati forniti dalle segreterie alla Salute dei 27 Stati federativi.

Nelle ultime 24 ore, si sono registrati ulteriori 518 decessi, portando la cifra accumulata a 209.868, con una media giornaliera di 961, che è del 36% superiore a quella registrata due settimane fa.

Sempre tra sabato e domenica sono state inoltre segnalati 26.400 nuovi casi di Covid-19, elevando il numero complessivi di contagi da febbraio 2020 a 8.483.105, con una media giornaliera di 54.040 casi, il 53% in più rispetto alla media di 14 giorni fa.

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