Muore Cherpin, maledizione Dakar arriva ultimo giorno

Il motociclista francese Pierre Cherpin (a sinistra) e lo spagnolo Pedro Penate Munoz in una foto di archivio del 2009 durante la Dakar Argentina-Cile.
Il motociclista francese Pierre Cherpin (a sinistra) e lo spagnolo Pedro Penate Munoz in una foto di archivio del 2009 durante la Dakar Argentina-Cile. (ANSA)

ROMA. – La morte del motociclista francese Pierre Cherpin ha gettato un’ombra sulla Dakar 2021, giunta oggi al suo epilogo, con la vittoria del francese Stéphane Peterhansel (Mini) nelle auto e dell’argentino Kevin Benavides (Honda) nelle moto.

Cherpin, 52enne, alla sua quarta partecipazione alla dakar, in sella a una Husqvarna, era caduto durante la settima tappa, il 10 gennaio scorso, riportando gravi ferite alla testa. Il motociclista è morto durante il trasporto aereo a Lille, in Francia, dove avrebbe dovuto essere sottoposto a un nuovo intervento chirurgico, dopo quello  effettuato a Gedda.

La tragedia di Cherpin riapre il ricorrente tema della sicurezza della Dakar che negli anni ha segnato la morte di 31 piloti e copiloti (di cui 22 motociclisti; fra i quali Fabrizio Meoni nel 2005 e Giampaolo Marinoni nel 1986). Pesante anche il tributo parallelo: 45 morti fra assistenti di gara, tecnici, spettatori e spettatori.

Cherpin è la 76ma vittima della maledizione Dakar, che dura sin dalla prima edizione, nel ’79. Nel 2020 persero la vita i motociclisti Paulo Goncalves e Edwin Strawer. La tragedia precedente risaliva invece al 2016, vittima uno spettatore.

La notizia della morte di Cherpin arriva all’ultimo giorno, con i successi di Peterhansel tra le auto e Benavides nelle moto. Il primo, fra i protagonisti fin dalla prima tappa, è un veterano della grande corsa, quest’anno disputata in Arabia Saudita, con partenza e arrivo a Gedda.

Insieme con il copilota Édouard Boulanger, nell’ultima tappa il francese ha resistito agli attacchi dei più accreditati rivali di classifica, fra soprattutto Nasser Al-Attiyah (Toyota), ottenendo il suo ottavo trionfo assoluto alla Dakar nella categoria auto e il suo 14mo titolo assoluto.

Inoltre, “Mister Dakar” ha trionfato a 30 anni dalla sua prima corona su una moto. Nella classifica finale delle auto, Pterhansel ha preceduto Al-Attiyah e lo spagnolo Carlos Sainz (Mini), vincitore della tappa odierna.

Nelle moto l’ultima prova è andata all’americano Ricky Brabec (Honda) che ha preceduto sul traguardo proprio Benavides, e poi l’austriaco Matthias Walkner. Il risultato sia nelle auto che nelle moto è stato incerto fino all’ultimo. Nella classifica finale Benavides ha preceduto Brabec e il britannico Sunderland su Ktm.

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