Il golf scarica Trump, annullato torneo nel suo club

Donald Trump in azione nel suo golf resort durante una visita a Menie estate in Aberdeenshire, Scozia. Immagine d'archivio.
Donald Trump in azione nel suo golf resort durante una visita a Menie estate in Aberdeenshire, Scozia. Immagine d'archivio. EPA/DANNY LAWSON

WASHINGTON.  – Anche il golf, sport praticato e amato da Donald Trump, volta le spalle al presidente uscente dopo il discorso incendiario con cui ha istigato i suoi sostenitori ad assaltare il Congresso.

La federazione americana Pga ha deciso di annullare il torneo in programma nel maggio del 2022 – uno dei quattro più importanti del circuito – nel suo club di Bedminster, in New Jersey. É il primo effetto boomerang sull’impero economico del tycoon, ma non l’unico.

” É diventato chiaro che tenere la Pga Championship al club Bedminster di Trump sarebbe dannoso per il nostro marchio e metterebbe in pericolo la nostra capacità di realizzare i nostri numerosi programmi e sostenere la longevità della nostra missione”, ha spiegato il presidente Jim Richerson dopo che il cda ha approvato la rescissione del contratto. “Un danno potenzialmente irreparabile”, gli ha fatto eco l’ad Seth Waugh.

Irritata la reazione dell’entourage di Trump. “Siamo incredibilmente delusi, questa è una violazione di un contratto vincolante e non hanno alcun diritto di cancellarlo”, ha commentato un rappresentante della Trump Organization, ricordando che sono già stati investiti “molti milioni di dollari” nell’evento. Quello in New Jersey è uno dei 17 golf club posseduti da Trump nel mondo.

La decisione arriva dopo numerosi appelli lanciati nel mondo del golf per invitare i dirigenti di questo sport a prendere le distanze dal presidente. La rivista patinata Golfweek ha svelato che la Pga discuteva da due anni sull’opportunità di spostare il torneo in un’altra sede ma che temeva di contrariare “un uomo considerato vendicativo”. Proprio all’indomani dell’assalto al Congresso, il presidente aveva conferito la Medaglia della libertà, la più alta onorificenza civile, a due campioni di golf, il sudafricano Gary Player e la svedese Annika Sorenstam, entrambi fortemente criticati per averla accettata.

Non è la prima volta che il mondo del golf tira una mazzata  a Trump. Nel 2015 la Pga aveva annullato il grande slam nel suo club di Los Angeles dopo che l’allora candidato presidenziale aveva attaccato violentemente gli immigranti messicani. Nel 2017 lo stesso circuito aveva spostato una tappa del campionato del mondo dalle buche del Doral club di Miami al Messico per mancanza di sponsor, timorosi di essere associati ad un presidente xenofobo.

E la R&A, la federazione che gestisce il golf nel resto del mondo, ha escluso dai suoi circuiti il Turnberry club di Ayrshire, Scozia, da quando Trump l’ha acquistato nel 2014.

Ma la cancellazione del torneo in New Jersey è il primo segnale allarmante dei possibili danni economici e d’immagine al brand Trump, soprattutto quando non sarà più alla Casa Bianca. E non solo nei campi da golf ma anche nel settore alberghiero e in varie altre attività. Con gravi ricadute politiche: alcune corporation hanno già cominciato a tagliare i legami con il presidente ed altre, come Marriott e Commerce Bank, hanno sospeso le donazioni ai parlamentari repubblicani che si sono opposti alla certificazione della vittoria di Joe Biden.