Arcuri: “Sui vaccini noi primi”. A febbraio prof e ottantenni

Un fiore simbolo campagna vaccini anti Covid
Il rendering della campagna di vaccinazione presentato nel corso di una conferenza stampa dall'architetto Stefano Boeri - che lo ha realizzato - con il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. ANSA/INVITALIA

ROMA. – Quasi un milione di dosi distribuite di cui 340mila già somministrate, la prossima settimana l’arrivo delle fiale di Moderna e da febbraio tocca agli over 80 e ai docenti. “Siamo i primi in Europa”, ripete il Commissario Domenico Arcuri (secondo le ultime statistiche preceduti solo dalla Danimarca in percentuale al numero degli abitanti), allontanando le polemiche sulla partenza a singhiozzo della campagna vaccinale nei giorni scorsi e rivendicando il livello di “preparazione” dell’Italia rispetto alle altre nazioni.

Dopo l’ok dell’Aifa, le nuove dosi del colosso Moderna sono pronte ad essere distribuite dai militari, così come dal 20 gennaio i primi 1.500 operatori sanitari selezionati (su 24mila candidati) dall’apposito bando scenderanno in campo per aiutare i 3.800 medici e infermieri già impegnati nelle somministrazioni. E nella prossima fase sarà anche il turno di medici di base, pediatri e farmacisti. A

febbraio, quindi dopo il personale degli ospedali e gli ospiti delle Rsa, a tendere il braccio saranno anche i docenti, le persone che hanno più di 80 anni, i disabili e i loro assistenti, gli operatori dei servizi pubblici essenziali, il personale docente e non docente “affinché le scuole possano funzionare in sicurezza”, forze dell’ordine, fragili e detenuti.

“Lavoriamo perché entro l’autunno si possano vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno, facciamo il tifo perché siano tutti, ma serve che arrivino i vaccini, noi non li produciamo”, insiste Arcuri, chiarendo: “l’immunità si raggiunge intorno all’80% e si tratta di 48 milioni di connazionali”.

Se da diversi esperti e da alcuni governatori, come Alberto Cirio del Piemonte, arriva la richiesta di anticipare le vaccinazioni ai docenti, il Commissario non esclude che un provvedimento del genere possa essere preso dal Parlamento, con una modifica al Piano approvato lo scorso dicembre. “Ma non entro nel merito – chiarisce Arcuri -. Per me l’obiettivo è far sì che il massimo numero di italiani utilizzi le dosi”.

Tra le regioni, nella classifica per numero di somministrazioni in base alle dosi a disposizione, svetta il Veneto. “Oggi li finiamo tutti”, annuncia orgoglioso il Presidente del Veneto Luca Zaia. Nel giro di pochi giorni, al massimo entro la prossima settimana, si chiuderà la prima fase delle vaccinazioni anti-Covid per quasi tutti gli anziani ospiti delle strutture del Pio Albergo Trivulzio di Milano, le residenze socio assistenziali al centro dell’inchiesta per la serie di decessi nella prima fase della pandemia.

A fare il suo annuncio su twitter è anche il virologo, Roberto Burioni: “potersi vaccinare il 7 gennaio 2021 con un vaccino sicuro ed efficace contro un virus isolato il 10 gennaio 2020 ha un nome preciso: miracolo”.

(di Lorenzo Attianese/ANSA)

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