Jake, lo sciamano “italiano” di Capitol Hill

Lo "sciamano" italo americano Jake Angeli durante l'occupazione del Congresso USA.
Lo "sciamano" Jacob Anthony Angeli Chansley, ​durante l'occupazione del Congresso USA. Archivio.(ANSA)

NEW YORK. – Uno “sciamano” di origini italo-americane seguace di QAnon, ma anche Proud Boys, ultrà in camouflage con la bandiera confederata, neonazisti con la T-shirt ‘Camp Auschwitz’: i protagonisti della drammatica occupazione del Capitol che ieri ha messo in scacco la democrazia americana coprono l’intero spettro dell’estrema destra uscita allo scoperto negli anni della presidenza di Donald Trump.

Quattro di loro ci hanno lasciato la pelle: tre per “emergenze mediche” non meglio specificate, ma Ashli Babbitt, una veterana dell’Air Force con quattro turni di servizio in Iraq, è stata ferita al petto da un poliziotto del Capitol ed è morta poche ore dopo in ospedale.

Ashli, 35 anni, viveva a San Diego e anche lei era seguace dei QAnon: complottisti convinti che una cabala di poteri occulti del Deep State stia tentando in tutti i modi di rovesciare Trump. “Nessuno ci fermerà”, aveva twittato la será prima di venire uccisa. Ora la destra Usa parla di lei come una “martire”. In California la famiglia è devastata: “L’abbiamo saputo dalla tv”, ha detto Robin, la suocera.

Come la Babbitt, anche Jake Angeli è un QAnon convinto. Personaggio pittoresco, la cui immagine vestito da sciamano ha fatto il giro del mondo, era stato finora una presenza fissa ai comizi pro-Trump nel suo stato di origine, l’Arizona. Il viso dipinto con i colori del vessillo Usa, in testa un cappello di pelliccia con le corna da vichingo, ieri Jake si è aggirato per i corridoi del Capitol, il torso nudo coperto da tatuaggi. Lui crede che gruppi “dark” – gli Illuminati, la Trilaterale, Bilderberg – vogliano conquistare il mondo. Ieri è stato uno dei primi a entrare in Campidoglio.

Altri ultrà erano militanti dei Proud Boys, il grupo estremista bianco che la scorsa estate si e contrapposto al movimento Black Lives Matters: “Ciao da Capitol Hill”, ha twittato uno dei loro leader, Nick Ochs, arrivato dalle Hawaii. Tim Gionet, un nazionalista bianco che usa lo pseudonimo “Baked Alaska”, è un influencer con vasto seguito sui social: la sua diretta dal Capitol postata su un servizio in streaming di nicchia è stata vista da migliaia di persone.

Se Jake “lo sciamano” ha occupato il podio del Senato, Adam Johnson, un trentenne della Florida, è stato fotografato con sottobraccio il podio della Speaker Nancy Pelosi. Alla cui scrivania Richard “Bigo” Barnett, 60enne dell’Arkansas, si è seduto, piedi sul tavolo. E alla fine dell’occupazione si è portato dietro un souvenir: una busta di carta intestata. “Ma non ho rubato – ha spiegato al New York Times – le ho lasciato un quarto di dollaro”.

(di Alessandra Baldini/ANSA)

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