Il Senato approva la manovra. Nuova bozza del Recovery plan

Voto finale sul ddl di bilancio 2021, Senato,
Voto finale sul ddl di bilancio 2021, Senato, Roma 30 dicembre 2020. ANSA / FABIO FRUSTACI

ROMA. – A poco più di ventiquattr’ore dalla scadenza, il Senato ha approvato la manovra da 40 miliardi in via definitiva, confermando la fiducia al governo: 156 voti a favore e 124 contrari. Un tour de force che ha fatto infuriare le opposizioni e il presidente del Senato, Elisabetta Casellati: “Stiamo varando il provvedimento più importante dell’anno – ha sottolineato la seconda carica dello Stato – in un solo giorno”.

In realtà, la chiusura definitiva è arrivata qualche ora più tardi, con il varo di un decreto che all’ultimo minuto ha risolto un pasticcio di numeri sul taglio del cuneo. “Si è trattato di una correzione che ha creato un allarme eccessivo e che non sopravvaluterei”, ha commentato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Per il titolare del Tesoro, la manovra è “ambiziosa, fortemente espansiva, orientata alla crescita, al lavoro, alla coesione” e “si prende cura dell’Italia per accompagnarla fuori dalla crisi”.

Il provvedimento vale 40 miliardi. Fra le misure, l’assegno unico universale per le famiglie con figli, l’anno bianco per gli autonomi, con l’esonero dai contributi per il 2020, e i fondi per assumere medici e infermieri in funzione della vaccinazione a tappeto anti covid. C’è poi il capitolo bonus, con l’estensione al 2022 di quelli al 110% e la proroga degli incentivi auto. Ma anche quelli per mobili, occhiali, per i filtri dell’acqua, per i rubinetti.

Tanto che le opposizioni hanno parlato di manovra zeppa di “mance” e “favori”. “Concordo – ha risposto sarcastico il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – è un collage di favori a sostegno della sanità, delle famiglie, del lavoro”.

Sul percorso – correzioni solo in commissione Bilancio alla Camera, poi fiducia in entrambi i rami del Parlamento – più di un’obiezione è stata sollevata anche dalla maggioranza: “Dobbiamo evitare che ciò che è legato ad una emergenza diventi poi consuetudine e crei precedenti”, ha detto in Aula il senatore del Pd Luigi Zanda, che poi è stato citato sia negli interventi delle opposizioni, sia in quello del leader di Iv, Matteo Renzi.

Nel passaggio in Commissione, alla manovra sono stati aggiunti diversi tasselli, come quelli su superbonus, incentivi per le auto e anno bianco. “L’iter parlamentare – ha commentato Gualtieri – consegna al Paese un ampio pacchetto di misure rafforzato rispetto al già solido impianto iniziale”.

Nel dibattito in Senato, oltre ai tempi di approvazione, un momento di polemica accesa ha riguardato anche l’esponente della Lega Alberto Bagnai, che ha fatto un accostamento fra l’unificazione dell’Europa e la Germania che, nel 1939, “invase la Polonia”. Un “paragone”, ha chiosato il presidente Casellati, “che non mi sembra adatto a questa situazione”.

Archiviata la manovra, il governo è al lavoro per definire il Piano con cui verranno spesi i miliardi del Recovery fund e si prepara a un nuovo scostamento, a inizio anno, per finanziare nuovi interventi a favore delle categorie economiche che più stanno pagando la crisi legata alla pandemia: ci sarà un Ristori cinque.

(di Giampaolo Grassi/ANSA)

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