Tornano gli italiani in Gran Bretagna, Alitalia riprende i voli

Passeggeri in partenza dall'aeroporto di Fiumicino
Passeggeri in partenza da Fiumicino. ANSA/ TELENEWS

ROMA.  – Bloccati all’improvviso domenica scorsa, quando la scoperta della nuova variante del Covid-19 in Gran Bretagna ha di fatto isolato il Regno Unito dal resto d’Europa, migliaia di italiani aspettavano, tra paure e rabbia, il via libera per tornare a casa.

Con l’Alitalia già pronta a ripristinare i voli, mancava solo l’ufficialità, arrivata oggi con la firma dell’ordinanza da parte dei ministri degli Esteri Luigi Di Maio, dei Trasporti Paola De Micheli e della Salute Roberto Speranza.

Come previsto, il via libera al rientro riguarda solo gli italiani residenti nel nostro Paese o quelli che si trovano in condizioni di “urgenza e criticità”. Fino al 6 gennaio, dunque, i passeggeri autorizzati a rientrare dal Regno Unito dovranno fare un tampone nelle 72 ore precedenti alla partenza e un altro una volta sbarcati in Italia o entro le 48 ore successive, e sottostare a una quarantena obbligatoria di 14 giorni.

Niente da fare dunque per chi risiede stabilmente in Gran Bretagna e contava di viaggiare in Italia solo per passare le festività di fine anno in famiglia nei luoghi di origine.

Dal canto suo, l’Alitalia ha reso noto di aver riattivato un collegamento al giorno da Roma a Londra e ritorno a partire da domani 24 dicembre. In particolare, il volo AZ 202 decollerà da Fiumicino tutti i giorni, compreso Natale, la mattina alle ore 9.25 con arrivo a Londra alle 11.05 locali, mentre il volo di rientro da Heathrow, AZ 203, partirà alle ore 11.55 e atterrerà al Leonardo da Vinci alle 15.25. “Orari – spiega Alitalia – che consentiranno di collegare, attraverso l’hub di Roma Fiumicino, tutte le destinazioni italiane servite da Alitalia”.

E mentre in Gran Bretagna continuano a crescere i casi di Covid-19, con un nuovo picco di contagi che ha quasi raggiunto quota 40 mila nelle ultime 24 ore, i connazionali rimasti bloccati hanno creato gruppi su Whatsapp e sui social per scambiare informazioni su biglietti e tamponi, condividendo consigli e notizie, ma anche timori e frustrazioni.

C’è chi lamenta il costo proibitivo dei test in Gran Bretagna, chi denuncia spese impreviste per aver perso il volo programmato di ritorno, chi minaccia azioni collettive contro il governo, chi teme di dover condividere spazi ristretti con altre persone nelle stesse condizioni nell’attesa di una soluzione, in un momento in cui il distanziamento è l’unica difesa contro il virus.

C’è anche chi, come la professoressa Luisa Campedelli, ha scritto su Facebook una lettera aperta al presidente Sergio Mattarella a nome di “tutti i connazionali che sono coinvolti in questa vicenda”, sollecitando “uno spirito diverso per affrontare questo momento drammatico, che assomiglia a una guerra: essere protesi verso il prossimo, non lasciare questo vuoto”.

Poi la notizia del via libera: per molti un sospiro di sollievo, per altri resta l’amaro in bocca di non poter tornare per Natale e di dover fare i conti, ancora una volta, con l’imprevedibilità di questo 2020.

(di Laurence Figà-Talamanca/ANSA)