Milan difende il primato, battere Lazio vale tanto

L'allenatore del Milan Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic.
L'allenatore del Milan Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic. ANSA / ELISABETTA BARACCHI

MILANO. – “L’ultimo sforzo”, come lo ha definito Stefano Pioli alla vigilia, per chiudere uno straordinario 2020 confermando la vetta: il Milan affronta la Lazio nell’ultima sfida dell’anno, uno scontro diretto condizionato dalle tante assenze in casa rossonera.

Vincere domani acquisterebbe così un valore ancora più importante, una prova di forza, l’ennesima, di un gruppo giovane che ha saputo trasformare la fame di riscatto in una striscia di risultati utili senza precedenti. “Battere la Lazio vale tanto, la squadra in questi giorni ha lavorato e faticato molto. Abbiamo stretto i denti e dobbiamo fare un ultimo sforzo. Abbiamo delle assenze, ma stiamo bene anche noi”.

Con Kessiè squalificato, Ibrahimovic, Bennacer, Gabbia e Kjaer fermi per infortunio, poter contare su Tonali e Rebic diventa fondamentale. Le condizioni dei due però non sono ottime. Pioli non si sbilancia, rimanda la decisione al giorno della sfida, anche se annuncia un cauto ottimismo: “La formazione la darò domani mattina. Oggi abbiamo fatto un allenamento tranquillo perché qualche giocatore è acciaccato. Oggi Tonali e Rebic stavano abbastanza bene, ma prenderemo una decisione domani mattina”.

Affrontare la Lazio “squadra che sta bene e che spinge sugli esterni”, senza alternative al giovane Kalulu nel reparto difensivo e con l’attacco affidato a Leao, non sarà semplice. Aver individuato un vice-Ibra e un centrale nel mercato estivo avrebbe fatto la differenza. Pioli, però, che vive un momento idilliaco con il proprio club, minimizza: “Non penso che la coperta sia corta. E in questo momento sto capendo ancora di più che il club mi ha messo a disposizione una rosa importante.

Tutte le squadre risentirebbero di 5 o 6 assenze importanti.

Dopo la sosta mi auguro di avere qualche giocatori in più dall’infermeria”. Poi ci saranno anche i rinforzi dal mercato, il cui identikit deve andare al di là delle qualità in campo. Pioli vuole giocatori che si distinguano per l’atteggiamento per “il modo di lavorare, la professionalità e la fame. L’area tecnica inserirà giocatori solo con caratteristiche giuste, non solo tecniche ma anche morali”.

Per raggiungere i sorprendenti risultati di questo 2020 serve abnegazione, disponibilità al sacrificio, giocatori che sposino la causa rossonera. C’è tutto questo dietro l’impresa del Milan che esattamente un anno fa, nella sfida del 22 dicembre 2019 contro l’Atalanta persa 5-0, ha toccato il fondo e ha poi saputo rialzarsi.

L’obiettivo stagionale resta il quarto posto ma, senza superbia, è lecito che il Milan alzi un po’ più lo sguardo. “Domani cercheremo di chiudere bene l’anno. A voi piace parlare del futuro, ma il futuro non si costruisce pensando a maggio bensì pensando alla partita di domani”. Per ora, quindi, l’obiettivo è fare un regalo di natale ai tifosi rossoneri confermando il primato in Serie A e coronando un 2020 quasi perfetto.

“Il momento più bello? Ce ne sono stati tanti visto che abbiamo ottenuto risultati importanti. La cosa più bella per me è vedere ogni giorno un gruppo che lavora insieme. Il momento più bello è stato quando Gazidis mi ha detto che la società voleva andare avanti con me”, una scelta vincente.