Milan: Ibrahimovic di nuovo ko, anche Juve a rischio

Lo svedese Zlatan Ibrahimovic seduto in panchina.
Lo svedese Zlatan Ibrahimovic seduto in panchina. ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – Era tornato in gruppo, le foto dell’allenamento a Milanello lo ritraevano sorridente, si pensava di rivedere Zlatan Ibrahimovic almeno in panchina dopo quasi quattro settimane di stop, e contemporaneamente usciva un’intervista alla Uefa in cui si definiva “indomabile”.

Nel tardo pomeriggio, però, è emerso che al termine della seduta lo svedese ha sentito un dolore al polpaccio sinistro, la stessa gamba della lesione al bicipite femorale del 22 novembre che lo ha costretto a saltare le ultime sette partite del Milan. La risonanza ha evidenziato “una soffusione emorragica nel contesto del muscolo soleo”, e un esame di controllo verrà effettuato non prima di dieci giorni.

L’edema può nascondere una nuova lesione muscolare, e in quel caso è facile ipotizzare almeno altre 2-3 settimane di stop per il centravanti, il primo rossonero a credere nello scudetto.

Salterà di sicuro le ultime partite del 2020, con Sassuolo e Lazio, la prima del 2021 con il Benevento e al momento è complicato pensare di vederlo in campo nel big match dell’Epifania contro la Juventus. Salterebbe quindi la sfida con Gianluigi Buffon. “Chi giocherà fino a 50 anni fra me e lui? Buffon… per lui è facile – ha risposto Ibrahimovic nell’intervista alla Uefa -. Lui deve solo stare in piedi e bloccare i palloni. Io invece devo muovermi, creare, tirare, duellare con i difensori. Probabilmente lui può andare avanti più a lungo senza rimanere davvero in forma, ma io gli darei del filo da torcere”.

Adesso è chiaro perché nello staff rossonero nei giorni scorsi c’era grande cautela sul recupero del trentanovenne svedese, che gioca ai ritmi di una volta ma soffre di più la fatica. “Vorrei il cervello di Zlatan nel corpo di un 25enne! – ha rivelato – In passato dopo le partite impiegavo un giorno per recuperare, stare bene ed essere nuovamente fresco. Oggi mi servono dai due ai tre giorni, che è una cosa normale per la mia età”.

Il nuovo ko apre delle crepe nel mito della longevità dello svedese. Ed è un problema non da poco per Stefano Pioli, che in vetta alla classifica ha visto assottigliarsi a un punto il vantaggio sull’Inter dopo i due pareggi di fila.

E la situazione potrebbe portare il Milan a cercare un’altra punta. Papu Gomez, in rottura con l’Atalanta, è un’idea: l’età, quasi 33 anni, non è proprio in linea con le strategie rossonere, ma nei piedi ha gol, assist e corsa. Uno di quelli, tra l’altro, con cui Ibrahimovic amerebbe giocare.

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