PARIGI. – Giacca nera su maglione nero con il collo alto, espressione stanca, tesa: così è apparso questo pomeriggio in video Emmanuel Macron – colpito da “sintomi leggeri” del Covid-19 sopraggiunti questa notte – al suo primo impegno istituzionale, ovviamente a distanza.
Il presidente è in isolamento, a catena sono a rischio e in isolamento come lui i leader che ha incontrato negli ultimi giorni: il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e il premier spagnolo Pedro Sanchez, con i quali ha pranzato lunedì, il portoghese Antonio Costa, che era a pranzo all’Eliseo appena ieri. In quarantena anche il lussemburghese Xavier Bettel e il belga Alexander De Croo.
Contatti a rischio a pioggia anche in Francia: in quarantena il premier Jean Castex, e il presidente dell’Assemblée Nationale, Richard Ferrand, fra gli altri. Anche la première dame, Brigitte Macron, è in quarantena, anche se negativa e senza sintomi.
Tutto l’entourage di Macron è convinto che il presidente abbia contratto il virus a Bruxelles, al vertice Ue di giovedì e venerdì scorsi. “Potrebbe essersi contagiato lì”, ha confermato in serata il ministro della Salute, Olivier Véran: “Era stata organizzata una cena di lavoro, era una grande sala, spaziosa. Ma purtroppo non siamo al riparo da una contaminazione”.
Il premier Giuseppe Conte, dal canto suo, ha fatto sapere di aver già effettuato due tamponi da venerdì, entrambi con esito negativo e che, a differenza dei leader di altri Paesi che si sono messi in auto isolamento, lunedì scorso non ha partecipato alle celebrazioni del 60esimo anniversario dell’Ocse che si sono svolte a Parigi.
La notizia della positività di Macron, a 9 mesi dall’inizio della pandemia, ha investito la Francia a metà mattinata. Con gli immediati messaggi di solidarietà da tutto il mondo sono arrivate anche le prime polemiche, in particolare quella sulla presunta “imprudenza” di Macron negli ultimi giorni, quando ha moltiplicato contatti, pranzi e cene.
L’ultima, ieri sera, con i capi della maggioranza, che si è protratta fino a mezzanotte e mezza, secondo i testimoni. Martedì aveva ricevuto a pranzo i capigruppo delle varie forze politiche. L’Eliseo ha fatto notare oggi che gli eventi si sono svolti sempre nella Salle des Fetes, il più grande salone del palazzo presidenziale, che consente un distanziamento di sicurezza anche a tavola.
Ma le due massime cariche dello Stato, evidentemente al fianco del presidente in queste occasioni, sono a rischio e in isolamento. Jean-Luc Melenchon, il leader della sinistra radicale de La France Insoumise, si è invece proclamato al sicuro essendo stato sempre “distante” da Macron.
Resta che in molti – sui media e sui social – hanno avanzato l’ipotesi di una “imprudenza” di Macron. Soprattutto per il fatto che – dopo aver raccomandato a tutti i francesi di non superare a Natale il numero di 6 persone a tavola – si è ritrovato a ripetizione con il doppio di invitati.
Tutti i membri del governo che erano con lui ieri per il Consiglio di difesa, seguito dal Consiglio dei ministri, hanno comunque ricevuto un messaggio in cui la presidenza precisa che possono considerarsi non a rischio contagio in quanto sono stati rispettate tutte le regole: distanziamento, mascherine e uso di gel idroalcolico.
Il presidente ha per il momento “sintomi leggeri”, ha fatto sapere l’Eliseo ufficialmente. Mentre stasera il portavoce del governo Gabriel Attal ha parlato di “sintomi reali”, come “tosse” e “forte affaticamento”. Non ci sarà un bollettino medico quotidiano, ma lo stesso Attal ha precisato che l’Eliseo comunicherà con la “massima trasparenza”.
Macron è seguito dai medici militari che si occupano istituzionalmente del presidente, un gruppo di 4 sanitari a rotazione. Non ci sono al momento timori di “vacanza” di potere, e l’intervento in diretta video di Macron questa sera alla Conferenza per lo sviluppo era teso anche a mostrare che il presidente è soltanto in isolamento ma continua a lavorare e ad assicurare le sue funzioni.
(di Tullio Giannotti/ANSA)