Nuoto: titolo e record, a 15 anni Pilato vola a Tokyo

Benedetta Pilato in azione.
Benedetta Pilato in azione. EPA/ROBERT PERRY

ROMA.  – Titolo, record e pass per i Giochi. L’onda di Benedetta Pilato è inarrestabile: a 15 anni l’azzurrina della piscina si prende la scena nel primo giorno di gare agli Assoluti invernali di nuoto di Riccione, vincendo i 100 rana in 1’06”02, abbassando di trentaquattro centesimi l’1’06”36 nuotato ai Mondiali di Gwangju da Martina Carraro, seconda in 1’06”58; con loro sul podio Arianna Castiglioni.

Un tempo super, la quarta prestazione europea di sempre, che le vale la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, rinviate dal 2020 alla prossima estate (il tempo limite per i Giochi era di 1’06”4).

E alla fine per la nuotatrice di Taranto, classe 2005, sono lacrime di gioia: “Questo tempo mi ripaga dei tanti sacrifici fatti in quest’ultimo anno – spiega la vice campionessa mondiale nei 50, e oro europeo in vasca corta a Glasgow 2019 – Si tratta soltanto di un primo passo ma meraviglioso: le Olimpiadi sono il sogno di tutti. In questo periodo sono cresciuta molto; sono stata parecchio lontana da casa e vicina a grandi campioni. E’ solo un punto di partenza e non di arrivo”.

Esulta il tecnico Vito D’Onghia: “É la gioia più grande che potessi avere, sono emozionato andare alle Olimpiadi è qualcosa di unico e inimmaginabile fino a poco tempo fa. Il segreto sta nella passione e nel divertimento e sono dieci anni che lo facciamo. La pausa per Covid ci ha aiutato, perché lo scorso anno qui lei nuotò 1’09”. Poi la pandemia, il rinvio dei Giochi ci ha consentito di lavorare con estrema tranquillità e senza pressione mediatica. Dopo la Isl di Budapest, 43 giorni a 15 anni, in un contesto nuovo e super competitivo significa avere carattere e questo ti permette di avere questi riscontri anche in vasca lunga. Lei è arguta e curiosa, cerca sempre di migliorarsi in qualsiasi cosa faccia. É un numero primo”.

L’altro show nella piscina di Riccione porta la firma di Thomas Ceccon nei 100 dorso. Il 19enne di Schio nuota in 52”84, che è record nazionale ma soprattutto spalanca le porte per Tokyo. “É un sogno che avevo fin da bambino e che si avvera. Il tempo è veramente notevole – spiega Ceccon – Mi sentivo bene in acqua e avevo veramente tanta voglia di gareggiare: obviamente non pensavo di andare così forte”.

Nei 100 rana uomini, assente Fabio Scozzoli, si impone il recordman italiano Nicolò Martinenghi, già certo del pass olimpico, in 59”31. Il titolo dei 400 stile libero va a Matteo Ciampi che chiude in 3’47”57.

E in acqua si è tuffata anche Federica Pellegrini: il lungo stop per il covid non ha tolto lo smalto alla regina del nuoto azzurro che si conferma padrona dei 200 stile. L’olimpionica si è imposta in 1’57”58.

“Sapevo che il tempo non sarebbe stato strepitoso – spiega la 32enne di Spinea – L’importante era ritrovare alcune sensazioni: soprattutto quelle di una competizione. Purtroppo pago i tanti giorni di stop per il Covid-19 e quindi l’assenza di preparazione. Sono comunque felice”.

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