Istat, crollo record incidenti stradali in pandemia

La pattuglia della polizia sul luogo dell'incidente.
La pattuglia della polizia sul luogo dell'incidente. (ANSA)

ROMA. – La pandemia in Italia fa registrare l’ennesimo record e segnerà, con ogni probabilità, cambiamenti radicali in futuro su mobilità e incidentalità stradale. Il Covid, e le conseguenti restrizioni, sono state infatti concausa del crollo degli incidenti stradali in Italia.

Secondo i dati di una ricerca condotta da Istat e Aci, da gennaio a settembre si è certificato un “decremento mai registrato prima” anche per quanto riguarda feriti e vittime della strada. Conseguenza, però, più delle restrizioni dovute alle norme-anticovid che del “virtuosismo” degli italiani, come sottolinea lo stesso dossier.

Secondo le stime preliminari sui primi 9 mesi dell’anno, si registra una forte riduzione del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (90.821, pari a -29,5%), del numero dei feriti (123.061, -32,0%) e del totale delle vittime entro il trentesimo giorno (1.788, -26,3%). Un dato ancora più accentuato se rapportato al periodo gennaio-giugno, con diminuzioni pari a circa il 34% per le vittime e a quasi il 40% per incidenti e feriti. Nel trimestre luglio-settembre, in coincidenza con le riaperture, l’incidentalità è risalita, con cali più contenuti rispetto allo stesso periodo nel 2019.

Il calo delle vittime riguarda tutti gli ambiti stradali: nei primi nove mesi dell’anno è stimata pari a circa il 50% sulle autostrade, tra il 40 e il 44% su strade urbane ed extraurbane.

Un record storico che però “non consente di leggere con accezione positiva i traguardi raggiunti”, come scrivono Istat e Aci. “Il radicale calo della mortalità nei periodi di confinamento della popolazione e blocco della circolazione – si legge nel documento -hanno condotto a una diminuzione forzata di incidenti e vittime, non legata a comportamenti virtuosi e al miglioramento della sicurezza stradale.

In termini percentuali, nei primi nove mesi del 2020 il numero di morti scende del 43,1% rispetto al 2010 e del 66,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2001”. Nel primo semestre dell’anno, infatti, le percorrenze medie sono diminuite del 37% sulle autostrade e del 32% sulla rete extraurbana principale mentre le prime iscrizioni di autovetture si sono ridotte del 43%.

Se si estende l’osservazione fino a settembre le percorrenze medie sulle strade extraurbane principali risultano in calo del 23%, le prime iscrizioni di auto nuove subiscono una contrazione del 33%. I mesi estivi hanno però visto una ripresa sia della mobilità sia del mercato auto, sostenuto dagli incentivi.

L’Italia, poi, si piazza al primo posto in Europa per la riduzione più alta dei morti in incidenti stradali nel mese di aprile. Appena dietro ci sono Belgio, Spagna, Francia e Grecia.

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