Senato: Bilancio virtuoso anche in emergenza Covid

In una foto d'archivio Elisabetta Casellati, nell'Aula del Senato.
L'ex presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nell'Aula del Senato. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Palazzo Madama ha alleggerito le spese e grazie a una gestione accorta non ci sono stati disequilibri di bilancio neanche durante l’emergenza Covid: dalla riduzione delle spese del personale a quelle relative alle indennità parlamentari, ha confermato un andamento positivo in linea con gli anni precedenti.

E’ quanto è emerso dal rendiconto Senato 2019 e bilancio interno Senato 2020 approvato dall’Assemblea. Secondo il documento il peso finanziario del Senato sulla finanza pubblica si è ridotto, dal 2013 al 2020, di quasi 289 milioni di euro (esattamente 288,9). Il senatore Questore Antonio De Poli, illustrando il documento ha ricordato che tali risparmi “potranno essere impiegati per finalità di pubblico interesse”.

La stagione virtuosa dell’amministrazione del Senato si è confermata anche durante l’emergenza Covid: sono stati garantiti, ha proseguito, “tutela continuità legislativa e sicurezza sanitaria grazie a protocolli di sicurezza rigidi (tutti i senatori hanno sempre votato in presenza rispettando distanziamento) e anche agli investimenti sul digitale degli anni scorsi.

Da inizio emergenza Covid si sono svolte quasi 2800 videoconferenze (tra cui le audizioni in commissione) per un totale di 614.273 minuti e oltre 15.000 partecipanti”. Tutto questo, hanno precisato i senatori questori Antonio De Poli, Paolo Arrigoni e Laura Bottici “senza sforare i capitoli di spesa ma sfruttando gli investimenti messi in atto, negli anni precedenti, su innovazione, infrastrutture informatiche e digitale. Con queste misure il Senato si conferma un modello virtuoso rispetto ad altre Pubbliche amministrazioni”.

Le buone notizie arrivano anche dal settore dell’amministrazione: è stato riferito che il Senato paga le fatture ai propri fornitori entro 26 giorni. “Siamo l’amministrazione – ha ricordato De Poli – che realizza performances migliori della media europea (in UE, secondo l’European payment report – si pagano le fatture in 42 giorni) e di Paesi come la Francia e la Spagna”.

Risparmi anche su indennità parlamentari e competenze accessorie. “Dall’inizio della legislatura ad oggi, – ha proseguito – si registra una stima di economie di spesa che si attesta su un importo pari a 68 milioni di euro, rispettando così la curva dei dati degli anni precedenti. Così facendo la percentuale della spesa per le indennità dei senatori rispetto al bilancio totale del Senato si è pressoché dimezzato, dal 2001 al 2020, passando dal 19 al 10%”. “Il capitolo sulle retribuzioni del personale dipendente – ha aggiunto – registra una riduzione dal 2012 ad oggi pari al 22,6%”.

(Di Simonetta Dezi/ANSA)

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