Redditi lavoro commercianti inferiori ai dipendenti

San Gregorio Armeno, la strada degli artigiani del presepe, vuota e con le serrande abbassate dopo l'indicazione per la Campania di zona rossa, livello di allerta da contagio Covid che prevede la chiusura dei negozi di artigianato, Napoli,
San Gregorio Armeno, la strada degli artigiani del presepe, vuota e con le serrande abbassate dopo l'indicazione per la Campania di zona rossa, Napoli, 16 novembre 2020 ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. –  Con poco più di 20mila euro di reddito da lavoro nel 2019 i commercianti hanno dichiarato all’Inps redditi in calo rispetto all’anno precedente, ma soprattutto entrate da lavoro inferiori a quelle dei lavoratori dipendenti.

Secondo il nuovo Osservatorio Inps sui lavoratori dipendenti e indipendenti appena pubblicato i commercianti nel 2019 erano due milioni per 40,194 miliardi di reddito da lavoro dichiarato e un importo medio di 20.414 euro nell’anno mentre i dipendenti privati hanno dichiarato 350,846 miliardi di redditi per 15,4 milioni di lavoratori e un reddito medio di 22,781 euro.

La categoria con i redditi da lavoro più alti è quella dei lavoratori pubblici  con 33.527 euro medi dichiarati all’anno all’Inps. Nel complesso sono stati dichiarati nel 2019 quasi 583,5 miliardi di redditi da lavoro (+6,5% rispetto al 2014)  per oltre 25 milioni di lavoratori  (+3,2% sul 2014)  tra tutte le categorie.

Il reddito medio è stato di 22.906 euro, in línea con quello dei dipendenti privati che rappresentano la quota maggiore dei lavoratori (oltre 15,4 milioni). Gli artigiani nell’anno erano 1.525.024 per oltre 31,25 miliardi di reddito dichiarato e un dato medio di reddito da lavoro di 20.492 euro.

Le donne in media hanno guadagnato il 25,47% in meno degli uomini con redditi medi di 19.193 euro nell’anno a fronte dei 25.751 degli uomini.

I lavoratori autonomi sono diminuiti tra il 2014 e il 2019 di quasi 300.000 unità con un calo consistente soprattutto per gli artigiani (-174mila pari a un calo del 10,2%) mentre i commercianti  hanno perso 100mila lavoratori (-4,8%)  e gli agricoli autonomi 15 mila (-3,4%) Sempre nel periodo 2014-2019, il lavoro dipendente privato è cresciuto del 13%, consentendo il recupero di quasi 1,8 milioni di lavoratori e ritornando ai livelli del 2008.

Sono cresciuti – sottolinea l’Inps – anche i mdipendenti pubblici, con un aumento dell’1,8% tra il 2014 e il 2019 e con 100mila unità in più nell’ultimo anno.

Nel 2019 i maschi rappresentavano il 56,6% degli occupati anche se, dal 2014 al 2019, il numero delle donne è cresciuto maggiormente (+3,4% contro +3% dei maschi). Sempre nel 2019 i maschi avevano un numero medio di settimane lavorate nell’anno pari a 43,5 e un reddito medio annuo da lavoro di 25.751 euro, mentre le femmine evidenziava 42,1 settimane medie lavorate e un reddito medio annuo di 19.193 euro.

Poco meno di un milione di lavoratori (pari al 3,8%) risultavano nel 2019 anche pensionati. Tra questi 685.156 (pari al 2,7% dei lavoratori dell’anno) erano sicuramente pensionati che lavoravano, in quanto  beneficiari di una pensione diretta di vecchiaia o anzianità già da prima del 2019, mentre 288.551 (pari all’1,1% dei lavoratori del 2019) erano nuovi pensionati nel 2019 (e quindi con una condizione di pensionato anche successiva a quella di lavoratore).

Lascia un commento