Cosa accade con l’Italia ‘monocolore’ per le Feste Natalizie

Controlli delle forze dell'ordine tra la folla dello shopping natalizio
Controlli delle forze dell'ordine tra la folla dello shopping natalizio. ANSA/TINO ROMANO

ROMA. – In vista delle festività natalizie, proprio mentre l’Italia stava faticosamente e lentamente diventando tutta gialla, il governo valuta l’ipotesi di uno ‘stivale monocolore’ ma in cui tutte le Regioni rientrerebbero in fascia rossa oppure arancione. Misure volte a evitare l’aumento dei contagi che anche il Ministero della Salute, attraverso il suo direttore generale per la prevenzione, Gianni Rezza ha definito ‘troppo alti’.

Alto il numero dei decessi e sopra la soglia l’occupazione delle terapie intensive e dell’area medica. Senza provvedimenti restrittivi, dunque, si arriverebbe ad un lockdown generalizzato. Ecco allora, in sintesi cosa succederà se il Governo deciderà di ‘colorare’ l’Italia di arancione o di rosso per il periodo festivo e cosa, invece, è attualmente consentito o non consentito nella maggior parte delle regioni che ora sono gialle, tenendo conto che le scuole rimarranno chiuse per le festività e che andrà capito per quanto resterà in vigore un eventuale provvedimento restrittivo.

ZONA ROSSA: vengono applicate le misure più restrittive previste dal governo. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi (anche se durante le festività le scuole rimarranno tutte chiuse). E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonché uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città .

ZONA ARANCIONE: I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.

ZONA GIALLA: Attualmente le regioni ‘gialle’ devono rispettare misure restrittive più “morbide” previste dal Dpcm. I ristoranti e i bar sono aperti fino alle 18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.

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