Zaia, governatore del Veneto: “Preghiamo perché arrivino i vaccini”

Luca Zaia, durante una conferenza stampa sull'andamento dati Coronavirus.
Luca Zaia, durante una conferenza stampa sull'andamento datio Coronavirus

VENEZIA. – L’Ulss 3 di Venezia mette sull’avviso: il ‘conto’ degli assembramenti nelle città durante l’ultimo weekend verrà ‘pagato’ dalla comunità fra 8 giorni. Non si può prevedere quando arriverà il picco di questa seconda ondata – mentre si preconizza la terza – “ma l’unica previsione sensata è questa: che fra 8 giorni pagheremo il conto degli assembramenti di ieri, e che gli assembramenti di domani, allo stesso modo, porteranno in dote, 8 giorni dopo, altri numerosi nuovi positivi, altri ricoveri, altre persone in terapia Intensiva, altri decessi” spiega il dg dell’Ulss Giuseppe Dal Ben.

La situazione in Veneto è grave. Oggi si è registrato il picco di morti, 165 in un solo giorno, dopo 148 del report del 10 dicembre. Un numero che però ha ‘dentro’ anche i dati di decessi avvenuti nel fine settimana, ha precisato il governatore Zaia. “Siamo qui che preghiamo perché arrivino i vaccini – ha detto Zaia – perché sarebbe un raggio di sole in questa tragedia”.

Il presidente ha ammesso che “la situazione è pesante: 3.324 ricoverati, più 57 nelle ultime 24 ore, sono un numero importante; è come se quasi 7 ospedali grandi di provincia fossero orientati per i pazienti Covid”. Sono stati 3.320 i nuovi positivi in 24 ore, per un totale di 196.790 da inizio dell’epidemia. C’è però un numero elevato di tamponi, 52.641 (16.810 molecolari e 35.831 rapidi), per una percentuale di positività del 6,30%.

Forti preoccupazioni arrivano dalle Rsa. “Ci ritroviamo con una risposta peggiorata nelle Case di riposo – ha spiegato Zaia – Nonostante si siano fatte misure di prevenzione che a marzo ci sognavamo. Oltre ad essere blindate, nelle Rsa facciamo tamponi agli operatori, agli ospiti, abbiamo messo a disposizione tamponi rapidi ai visitatori. Ma abbiamo più mortalità nelle Rsa di quella che avevamo a marzo”.

Non minore è all’allarme per gli ospedali sotto stress. A farsene interprete è stato il Dg dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi: “i contagi sono ancora troppo alti. I posti letto negli ospedali di comunità sono tutti esauriti tranne qualcuno a Bovolone. In più sono esauriti anche i posti per la riabilitazione. In sostanza è esaurito il sistema a tutti i livelli assistenziali”. “La nostra preoccupazione – ha spiegato – è che la gente si sta riversando sui Pronto soccorso, che sono al collasso”.

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