Vaccino-Day Ue. Chiamata alle armi per tremila medici

Ue, da 2018 acquisti vaccini centralizzati
Vaccini

ROMA. – Si stringono i tempi per l’avvio delle vaccinazioni anti-Covid a livello mondiale: mentre l’America attende infatti il via libera definitivo da parte dell’ente per il controllo dei farmaci Fda al vaccino anti-Covid delle aziende Pfizer-BionTech, che dovrebbe arrivare a breve, anche l’Europa si prepara alle prossime campagne vaccinali nazionali e guarda ad un unico ‘Vaccino-day’ tra gli Stati membri per l’inizio delle immunizzazioni.

Anche in Italia si accelera ed oggi è stato pubblicato il bando di gara per il reclutamento di 3mila medici e 12mila infermieri da utilizzare a tempo determinato per la somministrazione dei vaccini. “Se fossimo in guerra sarebbe una sorta di chiamata alle armi; chiediamo agli italiani di darci una mano per rendere più efficace e più efficiente, soprattutto più rapida la campagna di vaccinazione che sta per iniziare” ha spiegato il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri che ha infatti emanato  l’avviso pubblico e dal 16 dicembre sarà possibile inviare la propria candidatura mentre la scadenza della gara è fissata per il 28 dicembre.

L’assunzione sarà per un massimo di nove mesi, rinnovabili in caso di necessità. La gara è rivolta a cittadini italiani, Ue ed extra Ue. Potranno aderire i medici pensionati, i laureati oltre agli infermieri e agli assistenti sanitari. “Se fossimo in guerra sarebbe una sorta di chiamata alle armi – ha detto Arcuri – Per dirla meglio, è un richiamo accorato alla responsabilità e alla solidarietà da parte di quei cittadini italiani che possono aiutarci ad effettuare la più grande campagna di vaccinazione di massa degli ultimi decenni con efficacia e tempestività”.

Sul fronte Usa, invece, la Food and Drug Administration (Fda) ha informato la Pfizer che intende procedere rapidamente con l’autorizzazione del vaccino che la casa farmaceutica Usa ha sviluppato con la tedesca BioNTech, ha reso noto il ministro della sanità americano Alex Azar su Twitter. Il via libera, ha poi spiegato, arriverà entro un paio di giorni.

Anche il numero uno della Fda, Stephen Hahn, in una nota ha confermato che l’agenzia sta lavorando celermente per arrivare a un via libera per il vaccino Pfizer/BioNTech, dopo che la commissione di esperti Fda ne ha raccomandato l’autorizzazione. Intanto, a livello europeo si punta ad un maggior coordinamento tra i vari Stati. Sul Covid “abbiamo ribadito la necessità di rafforzare il coordinamento tra i Paesi soprattutto in vista delle festività – ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa da Bruxelles -. Abbiamo sottolineato l’importanza di un approccio coordinato” sui vaccini. Conte ha pure annunciato che, “se ci riusciremo, cercheremo di organizzare il Vaccino-Day per dimostrare che l’Europa parte insieme”.

A fare il punto sulla tabella di marcia, in vista delle attese autorizzazioni dei diversi vaccini da parte delle agenzie regolatorie, è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “La Ue sta lavorando al massimo per garantire la sicurezza dei vaccini. Quello Pfizer potrà arrivare entro fine anno” se ci sarà il via libera dell’Ema, e il vaccino di Moderna “verso metà gennaio. Mentre è in corso il processo di analisi per Johnson e Johnson”. Ma è la vaccinazione che fa la differenza, perciò, è il monito di Von der Leyen, “esorto gli Stati membri a preparare tutto per le vaccinazioni. Noi siamo pronti”.

Da parte sua, l’Agenzia europea per i farmaci Ema ribadisce la sicurezza dei vaccini: “Ci troviamo a sperimentare un vaccino in tempi record, ma raccoglieremo lo stesso un numero di dati e prove come facciamo di solito. Applicheremo criteri di efficacia, qualità e sicurezza anche per il coronavirus”, ha rilevato Marco Cavalleri, responsabile strategie vaccini dell’Ema.

E la direttrice Ema, Emer Cooke, ha ricordato che è stata avviata “un’indagine” per l’attacco informatico subito dall’Agenzia nei giorni scorsi: “non avrà impatto sulla tabella di marcia e l’agenzia è in funzione”. Al momento sono 4 i vaccini sotto esame per l’approvazione: Moderna, Pfizer, Janssen, Astra Zeneca.

Di pari passo, anche gli altri candidati vaccini procedono con il proprio iter, dando luogo anche a nuove alleanze. Così, il l ramo russo dell’azienda AstraZeneca ha dichiarato che intende utilizzare parte del vaccino Sputnik V russo in futuri studi clinici. Battuta d’arresto, invece, per il vaccino anti-Covid Sanofi-Gsk, che non sarà pronto prima della fine del 2021.

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