Sfida alla gentilezza di 103 assessore, ultima delega è sarda

Un gesto di gentilezza.
Un gesto di gentilezza.

CAGLIARI. – Grazie e prego, quando serve. Ma la cortesia non deve essere solo una formalità. Almeno questo è l’intento della sindaca di Villa San Pietro, Marina Madeddu, che ha assegnato all’assessora Laura Melis la delega della gentilezza. È il secondo caso in Sardegna: il primo è stato ad Abbasanta, nell’Oristanese. Ma Villa San Pietro, circa 2.200 abitanti, è il primo comune della provincia di Cagliari.

“La gentilezza è un grande dono che ognuno di noi deve prendersi la responsabilità di regalarsi – spiega Melis – Non nasce come scambio: questo è il risultato, ma non il fine. Creare spunti di riflessione, circostanze che diano occasione di benessere interiore, che comporta una umile forma di gentilezza anche di fronte a prove ‘meno gentili’, anche senza ricambio, può aiutare a far crescere i germogli di gentilezza che tutti abbiamo nel cuore, con radici che crescono, diventando uno stile di vita”.

Utile a chi amministra. Spesso chi governa ha tanti impegni e rischia di non dedicare a tutti tempo e parole giuste. La delega alla gentilezza è anche un buon proposito, quello di dare attenzione e rispetto nella forma. Oggi gli assessori alla Gentilezza in tutta Italia sono 103 in altrettanti comuni. Chi ha questa delega si occupa di buona educazione, del rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, del prendersi cura di chi soffre (malati e persone sole) o è in difficoltà (chi ha perso il lavoro, disabili, anziani, genitori separati con figli).

L’intento è quello di accrescere lo spirito di comunità, coinvolgere i residenti e le associazioni in iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune. La delega alla Gentilezza nasce nel maggio 2019, subito dopo le elezioni amministrative, da un’idea dell’associazione Cor et Amor, che oggi coordina la Rete nazionale degli assessori, uno spazio di condivisione, comunicazione e confronto per favorire la diffusione e la replicabilità delle buone pratiche gentili a beneficio di un numero maggiore di cittadini.

Il primo Comune a riconoscere questa nuova delega è stato Rivarolo Canavese, in Piemonte, con la nomina di Lara Schialvino assessora alla Gentilezza. “Per me – ricorda – è stato un onore poter fare da apripista ad un ruolo che si sta radicando sempre più nelle amministrazioni italiane. C’è stata molta curiosità all’inizio, soprattutto perché non si riusciva a identificare bene la tipologia di ruolo non avendo una immediata applicazione pratica. Ma la bellezza e l’importanza dell’assessore alla gentilezza sta proprio in questo, la sua versatilità e il suo adattamento per poter essere chiave di collaborazione con qualsiasi assessorato e poter essere applicato in ogni ambito del quotidiano”.

Un approccio da condividere fin da subito con i più piccoli. “L’educazione dei bambini- spiega Melis- è sicuramente importante, ma la gentilezza è qualcosa di più profondo – chiarisce la neo assessora sarda – Mostrare al bambino cosa c’è dietro un atteggiamento non gentile, dovuto sempre a una sofferenza o una mancanza, ci aiuta a guardare l’altro con tenerezza, e ci aiuta a non perdere quella gentilezza che, se superficiale, di sola educazione e non di cuore, diventa soltanto un ripagare reciproco, un saldo di conti, senza una crescita nè arricchimento per nessuno”.

(di Stefano Ambu/ANSA)

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