Italia sotto pioggia e neve, in Veneto passi bloccati

La neve continua a cadere copiosa a Rocca Pietore, sulle Dolomiti bellunesi
La neve continua a cadere copiosa a Rocca Pietore, sulle Dolomiti bellunesi, 8 dicembre 2020. ANSA/LUCIA FARENZENA

ROMA. – Forti nevicate sulle Dolomiti bellunesi dove tra Passo Giau e Passo Valles 16 persone sono bloccate in rifugi o devono essere evacuate. Acqua alta a Venezia poiché il Mose non è in funzione. Tromba d’aria e mareggiata sul litorale della Capitale. Migliora la situazione in Alto Adige ma con 3.400 utenti ancora senza corrente e disagi al traffico. Isolato e da questa mattina senza corrente e senza linea telefonica fissa Foppolo, paese della provincia di Bergamo che si trova a 1500 metri, dove sono caduti oltre due metri di neve.

Paura all’alba in un quartiere periferico di Sondrio: una frana di terra e sassi si è abbattuta su diverse case sottostanti a un terrazzamento che ha ceduto per le forti piogge. In provincia di Napoli per l’apertura di una voragine 200 persone sono ‘prigioniere’ in casa a Giugliano.

Da nord a sud il maltempo continua a non dare tregua all’Italia. E lo confermano anche i dati dei vigili del fuoco che dall’inizio dell’emergenza hanno compiuto oltre 3000 interventi e soccorso 445 persone, in particolare in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. In Veneto sono stati compiuti più di 1.400 interventi, 325 vigili del fuoco al lavoro tra Belluno, Vicenza, Treviso e Venezia: 99 persone evacuate.

In Emilia Romagna sono 507 gli interventi: 375 nella sola provincia di Modena, dove le sezioni operative e i mezzi anfibi hanno evacuato 332 persone nelle zone colpite dall’esondazione del Panaro. Sono 160 i vigili del fuoco al lavoro con i rinforzi giunti da Toscana, Piemonte e Lombardia. Sono invece 300 gli interventi in Friuli Venezia Giulia: il picco di alta del fiume Tagliamento non ha creato disagi, solo alcuni allagamenti in provincia di Pordenone dove è stata evacuata una persona.

Per le forti piogge anche in Campania e in Sicilia i Vigili del fuoco hanno effettuato 350 interventi. Sale anche la conta dei danni che Coldiretti quantifica solo per le campagne “in oltre 14 miliardi di euro per un decennio”. Rimane alta l’attenzione nel Vicentino dopo che la pioggia è ripresa a cadere in maniera incessante dalle prime ore di oggi.

A Vicenza, nel punto di rilevamento di ponte degli Angeli, il livello del fiume Bacchiglione, sceso nella notte a circa 2 metri, è salito rapidamente durante la mattinata, sino a raggiungere i 3 metri, ben lontano tuttavia dal livello di guardia posto a 4 metri e mezzo e dal record di 5,23 metri registrato nella notte tra sabato e domenica. In provincia di Vicenza la situazione più critica rimane quella di Torri di Quartesolo. Il territorio risulta allagato per il 60%, tra cui molte strade.

A Roma il maltempo ha sferzato soprattutto il suo litorale: nella notte ad Ostia si è abbattuta una tromba d’aria che ha spazzato via le cabine di uno stabilimento trasportando sulla strada lamiere e materiali, mentre la forte mareggiata ha provocato lo spiaggiamento di un delfino, un esemplare di “Stenella”, trovato senza vita sull’arenile non lontano dal canale dei Pescatori. Sempre a Roma sorvegliato speciale il Tevere che ha aumentato notevolmente il livello della sua portata a causa delle forti piogge.

Situazione difficile per una cinquantina di famiglie di Giugliano, in provincia di Napoli, bloccate in casa dopo una voragine che ha reso impossibile l’accesso alle loro abitazioni e di fatto le ha condannate all’isolamento. Da 48 ore è pesante la situazione per le circa 200 persone coinvolte, tra cui anziani e bambini. Il cedimento si è verificato in via Reginelle Licola, a nord della città, al confine con il comune di Pozzuoli.

(di Emanuela De Crescenzo/ANSA)

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