Italia sott’acqua e neve, un morto nel Potentino

Il paese montano di Arabba, sulle Dolomiti bellunesi, dove la neve ha superato il metro e mezzo
Il paese montano di Arabba, sulle Dolomiti bellunesi, dove la neve ha superato il metro e mezzo, Arabba, 06 dicembre 2020. ANSA

ROMA. – Sferzata dal maltempo da nord a sud, per i vortici ciclonici sospinti da correnti polari che hanno portato neve e pioggia, l’Italia in diverse zone è andata sott’acqua e i fiumi sono sorvegliati speciali dappertutto, anche a Roma dove le banchine del Tevere sono state chiuse. Slittata la partita Udinese-Atalanta per l’allagamento del campo Dacia Arena: risale al 2009 l’ultimo rinvio di un match a Udine.

Anche oggi, è prevista allerta rossa su parti del Veneto, Fvg, Emilia Romagna e provincia di Bolzano, con spostamento della perturbazione verso il meridione. Nel Potentino un operario è morto travolto dall’acqua: lavorava per l’ufficio tecnico comunale ed è finito in un canale.

Senza sosta gli interventi dei vigili del fuoco – oltre 600 da venerdì nel solo Veneto – e della macchina della protezione civile per prestare soccorso alla popolazione, rimuovere detriti e alberi caduti, cinturare gli smottamenti e fresare la neve.

Il monitoraggio costante dei bacini non è però riuscito a impedire l’esondazione del Panaro nel modenese – con 60 famiglie evacuate e il cedimento di un sostegno in pietra del ponte Samone – nonostante milioni di metri cubi d’acqua provenienti anche dal Secchia siano stati dirottati verso le casse di espansione, subito colmate per il rapido scioglimento di 40 cm di neve in quota, sommato ai rovesci temporaleschi.

I governatori di Veneto ed Emilia Romagna, Luca Zaia – che ha esortato a non andare nel bellunese dove è crollato un piccolo ponte e una casa di riposo è stata sfollata – e Stefano Bonaccini, ancora convalescente dopo il Covid, chiedono lo stato d’emergenza. Chiuso il valico del Brennero, bloccato anche il traffico ferroviario verso l’Austria.

Allagamenti in Campania e in Sicilia, con sgomberi specie nel messinese, fermi i collegamenti con le Eolie e ridotti quelli nel golfo di Napoli, flagellata dal temporale che ha allagato bassi e scantinati. E’ all’altezza di Gaggio di Castelfranco Emilia, a poca distanza da Nonantola – dove l’acqua è arrivata fino in centro – e Modena, che si è rotto l’argine del Panaro.

Almeno 60 le famiglie da mettere in sicurezza anche con l’intervento di elicotteri. Pronte all’accoglienza le tre strutture dedicate agli sfollati: il PalaReggiani (per i covid negativi), la Palestra delle Scuole Guinizelli (per le persone in isolamento) e la Palestra delle Scuole ‘Rosse”‘(per i covid positivi). Di situazione “critica, ma sotto controllo”, ha parlato Giovanni Gargano, il sindaco di Castelfranco Emilia, il Comune che assiste gli alluvionati, entrato in emergenza nella notte, mano a mano che avanzava l’onda del Panaro.

Sul Secchia, a Ponte Alto di Modena, è in corso il colmo della piena, durerà diverse ore con livelli oltre gli 11 metri, circa 60 cm in più rispetto al massimo storico. Allagamenti si sono verificati a valle della cassa di espansione di Campogalliano e di quella del Panaro a Fossalta, e anche in abitazioni vicine al torrente Tiepido, gonfio di pioggia. A Boretto (Reggio Emilia), la Coldiretti calcola che il livello del Po è salito di 2,5 metri. L’allerta rossa per i fiumi in Emilia è di 36 ore nel modenese, stessa durata ma livello arancione nel ferrarese.

“A causa del rischio di frane e valanghe provocato dal maltempo di queste ore invito tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso il bellunese”, ha detto il governatore Zaia, allarmato per il bellunese, dove collegamenti e viabilità sono in crisi per le piogge, nevicate e smottamenti. Ad Alpago si è verificata la situazione più delicata: trasportati da ambulanze, sono stati evacuati i 76 anziani ospiti della casa di riposo con le caldaie allagate. Adesso sono in strutture sicure a Ponte delle Alpi e a Pieve di Cadore.

L’alluvione è stata scongiurata a Vicenza grazie all’apertura, per la prima volta dal suo completamento nel 2016, del bacino di invaso di Caldogno che – superando il collaudo – ha consentito l’abbassamento del Bacchiglione, cresciuto pericolosamente. Per motivi di sicurezza legati al maltempo, in Alto Adige, la ferrovia del Brennero è ferma tra Bolzano e il confine di Stato.

Da ieri sera sono bloccate l’ A22 in direzione nord tra Vipiteno e Brennero e la statale in entrambe le direzioni. L’ Austria dunque non è raggiungibile tramite il valico. Sulle Dolomiti di Sesto, e su quelle tra la Marmolada e Fiera di Primiero, il pericolo valanghe è molto forte (grado 5 su 5), e rimane forte anche in altre zone. Nelle località più colpite, sono caduti 80 -140 cm di coltre bianca.

A rendere tutto più difficile, anche il forte vento da sud che causa cumuli di neve. Per le abbondanti nevicate , lo slalom gigante di Coppa del mondo maschile di sci alpino, in programma a Santa Caterina Valfurva (Sondrio), è stato rinviato.