L’amministrazione Trump fa causa a Facebook: “Discrimina i lavoratori americani”

Una persona camminando di fronte al tabellone con il pollice in su, like, di fronte al Menlo Park, California. Facebook
Una persona camminando di fronte al tabellone con il pollice in su, like, di fronte al Menlo Park, California

NEW YORK. – Facebook nel mirino delle autorità americane. L’amministrazione Trump fa causa al social media accusandolo di discriminazioni contro i lavoratori americani: la società di Mark Zuckerberg – è l’accusa – avrebbe illegalmente riservato 2.600 posti di lavoro per gli immigrati con il visto H-1B che stava sponsorizzando per ottenere la carta verde fra il 2018 e il 2019.

Facebook è sotto pressione anche da parte degli stati americani: 40, guidati da New York, dovrebbero presentare nei prossimi giorni un’azione antitrust. Le iniziative delle autorità pesano sui titoli Facebook, in calo a New York dell’1,59%.

L’affondo dell’amministrazione apre un nuovo fronte di scontro fra Trump e i social media, ai quali il presidente vuole togliere l’immunità rendendoli più responsabili per i contenuti sulle loro piattaforme. Secondo l’accusa, Facebook non ha adeguatamente pubblicizzato le posizioni disponibili sul proprio sito internet e ha richiesto ai candidati di mandare via posta le loro domande invece che accettarle online.

“E anche quando i lavoratori americani hanno presentato le loro carte non sono stati considerati per le posizioni disponibili. In parole semplici, Facebook ha riservato le posizioni per coloro che erano in possesso di visti”, si legge nell’azione legale avviata dall’amministrazione Trump. “Stiamo cooperando con le il Dipartimento di Giustizia”, afferma un portavoce di Facebook.

Lo scontro riflette le tensioni di vecchia data fra la Silicon Valley e l’amministrazione Trump sull’utilizzo di lavoratori stranieri in posti chiave come la tecnologia. La Casa Bianca vede con scetticismo il programma dei visti H-1B per i professionisti stranieri, ritenendolo un mezzo per discriminare i lavoratori americani a favore di immigrati che chiedono salari più bassi.

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