Mancini vede Azzurro: “Spero l’Olimpico pieno all’Europeo”

Domenico Berardi dopo un gol in azzurro contro la Polonia nella Nations Legue.
Domenico Berardi dopo un gol in azzurro contro la Polonia nella Nations Legue. ANSA /ELISABETTA BARACCHI

ROMA. – E’ un Roberto Mancini pieno di speranze ma anche di certezze quello che si prepara a vivere un anno impegnativo alla guida della Nazionale, tra qualificazioni al mondiale 2022, Europeo e Nations League che vedrà l’Italia affrontare la Spagna nella semifinale del 6 ottobre a Milano.

Le speranze sono legate anzitutto all’uscita dall’incubo Covid, col ritorno dei tifosi negli stadi. “Vorrei un Olimpico pieno” dice nella conferenza stampa on line seguita al sorteggio di Nyon, ma anche di avere a disposizione il meglio dei giocatori per le “difficili scelte che dovrò fare per le liste dei 23”.

Le certezze sono una Nazionale che in due anni è diventata grande “e forte” e la crescita di tanti giovani che “ci daranno soddisfazioni, specie se riusciranno a giocare con continuità nelle loro squadre di club”.

La Nations League che si giocherà il prossimo ottobre in Italia, tra Milano e Torino, è un obiettivo lontano, ma affascinante, secondo il tecnico, che prevede una bella sfida con la Spagna.

“Sono un po’ come noi, da due anni hanno cambiato diversi giocatori confermando alcuni elementi esperti come Sergio Ramos, e sono tornati molto forti – dice Mancini -. Alla Final Four partecipano anche Francia e Belgio, quindi forse le quattro migliori nazionali in Europa. E alla fine… vinceremo noi”, dichiara tra il serio e il faceto.

Gli azzurri giocheranno contro gli iberici mercoledì 6 ottobre a Milano mentre l’incontro per decidere la seconda finalista si svolgerà il giorno dopo, 7 ottobre, a Torino tra Belgio e Francia. La finale è in programma il 10 ottobre a Milano. In mezzo però, ci sono dieci mesi e tante altre partite importanti.

“L’Europeo sarà diverso, perché finisce il campionato e ci concentreremo molto su questo evento, con ben tre partite all’Olimpico – sottolinea -. Le final four capiteranno nel mezzo del campionato. E’ diverso, dobbiamo vedere lo stato di forma dei giocatori in quel momento”.

Per tutte le competizioni, dopo aver visto e provato tanti giocatori, il ct dovrà tirare una linea e stilare una lista, forse l’aspetto più difficile anche quando le cose vanno bene.

“Si sono inseriti nuovi giocatori in questi mesi e altri se ne inseriranno in vista del campionato continentale – ricorda il ct -. Poi si fanno le scelte, anche dolorose. Non sarà così semplice ma per noi sarà importante avere tutti a disposizione per poi chiamare i 23 che riterremo i più importanti in quel momento”.

Infine, Mancini rivolge un altro pensiero al Diego Maradona, ribadendo di aver provato molto dispiacere per la sua scomparsa. “Ci ha lasciati troppo giovane, ma fa ancora più male perché ci ricorda un passato straordinario di quando giocavamo e vederlo era sempre divertente. È stato forse il più grande o uno dei più grandi, comunque straordinario”.

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