Presidente Mattarella: “Inclusione disabili misura di civiltà di uno Stato”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della dichiarazione per la Giornata Internazionale per i diritti delle persone con disabilità
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della dichiarazione per la Giornata Internazionale per i diritti delle persone con disabilità. (Ufficio Stampa Quirinale)

ROMA. – Tutelare i disabili e tenere fisso l’obiettivo della loro inclusione e attiva partecipazione. E’ questo il filo rosso che lega i messaggi di oggi per la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Papa Francesco l’appello è unanime: occorre garantire loro pari opportunità e tenere conto che nella pandemia le maggiori difficoltà sono vissute proprio dai più fragili.

“Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica”, ha sottolineato Mattarella.

“La disabilità, personale o di un familiare, in molti casi è associata a condizioni precarie di reddito e di occupazione. L’accesso al mondo del lavoro delle persone con disabilità rappresenta un nodo centrale”, ha indicato il Capo dello Stato evidenziando anche la condizione “particolarmente delicata” dei minori con disabilità e quella degli anziani.

Il Papa chiede invece di superare il “rifiuto” nei confronti dei disabili e di affermare invece “la dignità di ogni persona”. “Si riscontrano atteggiamenti di rifiuto che, anche a causa di un a mentalità narcisistica e utilitaristica, sfociano nell’emarginazione, non considerando che, inevitabilmente, la fragilità appartiene a tutti”, sottolinea il Pontefice nel messaggio.

“E’ importante” invece “promuovere una cultura della vita, che continuamente affermi la dignità di ogni persona, in particolare in difesa degli uomini e delle donne con disabilità, di ogni età e condizione sociale”. Il Pontefice ha fatto cenno anche alla pandemia che aggrava le condizioni di chi è più fragile perché “siamo tutti sulla stessa barca in mezzo a un mare agitato che può farci paura; ma in questa barca alcuni fanno più fatica, e tra questi le persone con disabilità gravi”.

Infine un messaggio interno alla Chiesa affinché garantisca “inclusione” e “partecipazione attiva” dei disabili ai quali non vanno negati i sacramenti. Anzi il Pontefice auspica che ci sia sempre più spazio per loro anche per il ruolo di catechisti.

Per il Presidente del Senato Elisabetta Casellati i disabili, “sono tra le vittime dimenticate della pandemia”, “i grandi sacrificati di un’emergenza che aggrava difficoltà e disagi già esistenti e ingigantisce quell’isolamento con cui molte di queste persone sono costrette a combattere da sempre”.

Il presidente della Camera Roberto Fico sottolinea che “occorre mettere in campo tutte le misure necessarie per dare attuazione a quel modello di società aperta e inclusiva disegnato dalla nostra Costituzione, una società che garantisce a tutti pieni diritti e dignità, senza discriminazioni e pregiudizi”.

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti assicura: “L’inclusione e il benessere delle persone resta un nostro impegno, soprattutto ora che la pandemia ha reso le cose più difficili”. “Garantire pari opportunità per tutti – sottolinea la ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia, Elena Bonetti – significa costruire un Paese nel quale ciascuno sia riconosciuto come valore imprescindibile e con pieno diritto di cittadinanza”.

L’opposizione invece critica duramente il governo anche su questo fronte. Da Giorgia Meloni a Matteo Salvini i commenti parlano di “governo insensibile” e “cittadini dimenticati”.

(di Manuela Tulli/ANSA)