Effetto Covid: tutti vogliono trasferirsi in montagna

Un sentiero sull'Appennino emiliano.
Un sentiero sull'Appennino emiliano. (ANSA)

BOLOGNA. – La casa dei sogni per molti giovani under 40, in Emilia-Romagna, è sull’Appennino. Acquistare una nuova abitazione o recuperarne una esistente in un borgo montano dalla provincia di Piacenza a quella di Rimini, con qualche intervento di ristrutturazione da fare ma con il potenziale per soddisfare le esigenze di una coppia o di mamme e papà con bambini, per molti sono diventate possibilità concrete grazie anche a un bando, varato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha messo a disposizione un contributo di 10 milioni.

Risorse a fondo perduto che la giunta, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha deciso di investire per contrastare lo spopolamento di aree da sempre considerate sensibili, a partire dalle località sui crinali, per incentivare la ripresa economica, e che, dal 15 settembre al 15 ottobre, ha raccolto 2.310 domande.

“Un numero impressionante” ha commentato Bonaccini presentando risultati del bando “unico in Italia” che, nella prima tranche, sosterrà acquisti o ristrutturazioni per le case del futuro di 341 famiglie o coppie che hanno scelto località appenniniche svantaggiate. Non è escluso che sulla possibilità di vivere in montagna, o di rimanerci per chi già risiede in zona, abbia inciso anche l’emergenza coronavirus e la necessità di avere più spazi a disposizione.

“La possibilità di immaginare un distanziamento certo e di avere aria più pulita – ha aggiunto il presidente – permetterà di contrastare lo spopolamento che abbiamo visto per decenni”.

In base alla fotografia scattata dalla Regione, sono stati presentati progetti per ognuno dei 119 Comuni montani emiliano-romagnoli. Con i primi 10 milioni verranno finanziati 166 acquisti, 66 ristrutturazioni e 122 interventi che prevedono un mix di acquisto e recupero.

Il 93% di chi ha presentato domanda ha assicurato di affidare i lavori solo ad aziende del territorio, mentre l’80% degli interventi sarà eseguito su immobili di valore storico. In media il contributo erogato per ogni domanda – che poteva andare da 10 a 30mila euro – è stato di 28.500 euro. L’età media di chi ha partecipato al bando è stata di 32,5 anni.

Dato il successo del bando, verrà raddoppiato il contributo. “Altri 10 milioni di euro – ha spiegato Barbara Lori, assessora regionale alla Montagna – sono stati inseriti nel Bilancio di previsione. Con questi fondi potremmo finanziare anche le altre domande ammissibili presenti in graduatoria. L’esito del bando è stato straordinario, probabilmente, anche per la situazione che stiamo vivendo, vivere in montagna viene considerato più sostenibile”.

(Di Sara Ferrari/ANSA)