Assorbenti gratis a tutte le donne in Scozia, primo caso al mondo

In un centro commerciale a Glasgow, in Scozia..
In un centro commerciale a Glasgow, in Scozia.. EPA/ROBERT PERRY

LONDRA. – La Scozia fa segnare un primato di civiltà: da ieri è l’unica nazione al mondo ad avere in vigore una legge ad hoc che garantisce il diritto universale delle donne, a partire dalle più povere e dalle più giovani, ad avere gratis gli assorbenti e tutti i prodotti di base necessari nel periodo delle mestruazioni.

Il provvedimento, chiamato Period Products Bill e presentato a inizio 2020 dal governo regionale scozzese guidato dalla combattiva leader indipendentista Nicola Sturgeon, una donna che unisce la bandiera del nazionalismo identitario a quella di un’apertura sociale da sinistra radicale, ha ricevuto come ultima tappa dell’iter lo storico via libera finale del Parlamento di Holyrood, a Edimburgo: con il voto unanime sia della maggioranza secessionista dello Scottish National Party (Snp) sia dei partiti unionisti britannici dell’opposizione locale, dai Conservatori al Labour, dai Liberaldemocratici ai Verdi.

“Sono orgogliosa di aver promosso questa iniziativa di legge rivoluzionaria che rende la Scozia prima nazione al mondo a fornire prodotti per le mestruazioni gratuiti a chi ne ha bisogno. E’ una politica importante per le donne e le ragazze”, ha esultato Sturgeon sul suo profilo Twitter.

Gli assorbenti dovranno essere messi a disposizione dalle autorità locali e dai responsabili di scuole ed istituzioni educative in giro per tutte le contee scozzesi, come prescrivono le linee guida del testo normativo. Testo che rappresenta una novità assoluta tanto fra le nazioni del Regno, quanto nel resto del pianeta, come sottolineano nei commenti odierni sui media diverse attiviste di organizzazioni di donne.

“Questa campagna è stata sostenuta da una vasta coalizione di sindacati, organizzazioni femminili e associazioni caritative”, ha dichiarato fra gli altri Monica Lennon, deputata locale di Edimburgo in prima linea tra le promotrici della legge. “E’ un segnale al mondo che l’accesso universale gratuito ai prodotti per le mestruazioni può essere assicurato”, ha aggiunto.

Si stima che il costo per la fornitura dei prodotti si collochi intorno agli 8,7 milioni di sterline all’anno entro il 2022, a seconda del numero di donne che ne vorranno usufruire. A questa legge si è arrivati del resto per contrastare un fenomeno molto allarmante descritto da un sondaggio realizzato nel 2017 da Plan International UK secondo cui una ragazza su 10 nel Regno Unito non risultava in grado di far fronte alle esigenze igieniche del periodo del ciclo.

In un contesto nel quale – a dispetto dell’immagine dell’isola come Paese moderno e avanzato – quasi la metà di tutte le giovani di età compresa tra i 14 e i 21 anni affermava di provare ancora imbarazzo per le proprie mestruazioni: talora fino al punto di saltare giorni di scuola.

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