Mar del Plata: “Dai flussi migratori ai flussi turistici: il turismo delle radici”

Marcelo Carrara, presidente; alla sua sinistra il vicepresidente Sergio Patruno, davanti il tesoriere José Oyanto e la segretaria Daniela Atlante e la docente e ricercatrice Ana Maria Biasone della carriera del Turismo della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Nazionale di Mar del Plata.
Marcelo Carrara, presidente; alla sua sinistra il vicepresidente Sergio Patruno, davanti il tesoriere José Oyanto e la segretaria Daniela Atlante e la docente e ricercatrice Ana Maria Biasone della carriera del Turismo della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Nazionale di Mar del Plata.

MAR DEL PLATA – Per promuovere il progetto di ricerca:  “Dai flussi migratori  ai flussi turistici: il turismo delle radici. Strategie di destination marketing per il ‘richiamo’ in patria delle comunità di emigrati italiani nel mondo e per rafforzare il patrimonio identitario locale”.

Si è tenuto il 12 novembre scorso presso la sede della Federazione delle Società Italiane di Mar del Plata, un incontro tra  Marcelo Carrara presidente, il vicepresidente Sergio Patruno, il tesoriere José Oyanto e la segretaria Daniela Atlante e la docente e ricercatrice Ana Maria Biasone della carriera del Turismo della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Nazionale di Mar del Plata.

Questo progetto è stato approvato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dopo esser stato presentato sia dalla prof.ssa Sonia Ferrari che rappresenta il dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria che da altri organismi e associazioni tanto in Italia che in Argentina come la  FACA (Federazione delle Associazione Calabrese in Argentina) di cui il presidente è Leonardo De Simone.

Questa ricerca, spiega la Biasone, è rivolta ai discendenti italiani di prima, seconda e terza generazione, dei quali più di un milione hanno la cittadinanza, ma si stima che molti di più sui 20 milioni abbiano le proprie radici in Italia.

La Biasone propone due tipi di sondaggi, uno su un campione di 50 soggetti interessati che si sono resi disponibili per approfondire la ricerca e l’altro con un questionario online, composto da quattro principali domande di ricerca. Questo per valutare l’intensità e il tipo di legame che lega gli interessati alla loro terra di origine, non solo con i possibili amici e parenti ma anche rispetto alle abitudini e tradizioni sia religiose che culinarie.

Si vuole anche valutare per coloro che hanno viaggiato almeno una volta negli ultimi dieci anni, la loro esperienza durante il soggiorno, valutandone il periodo dell’anno del viaggio, il tempo di permanenza e l’ospitalità ricevuta, e la volontà di intraprendere un nuovo viaggio.

Inoltre conoscere e valutare l’interesse per coloro che non hanno viaggiato negli ultimi anni, di realizzare un viaggio alle radici. Specialmente per i discendenti di seconda e terza generazione, conoscere le ragioni per le quali non hanno potuto realizzare tale viaggio e le eventuali difficoltà economiche o burocratiche nel caso di doverlo realizzare.

Ultimo punto, valutare la visione degli interessati e la conoscenza sulla rispettiva terra d’origine, connessione tra il passato quello raccontato dai genitori e il presente conosciuto attraverso i mezzi d’informazione o contatti con i parenti.

Dopo le due ore di riunione, dove ognuno dei presenti ha apportato le proprie idee, la Biasone ha specificato che si avrà un campione di circa 1000 intervistati via online che saranno poi selezionati coloro che rappresenteranno le popolazioni obiettivo.

Il presidente della Federazione di Società Italiane Marcello Carrara, ha manifestato la volontà di collaborare durante i prossimi mesi a questo pregevole  progetto tramite le 25 associazioni che rappresenta la Federazione Italiana di Mar del Plata.

Angelo Di Lorenzo

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