Boom arte italiana a New York, Magazzino amplia spazi

Magazzino Italian Art, il museo dedicato all'Arte Povera a Cold Springs
Magazzino Italian Art, il museo dedicato all'Arte Povera a Cold Springs

NEW YORK. – L’arte italiana negli Usa va forte e Magazzino Italian Art, il museo dedicato all’Arte Povera a Cold Springs nella valle dell’Hudson, annuncia un ampliamento strategico con la costruzione di un nuovo edificio per mostre, eventi e programmi didattici.

Disegnato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo (autore quest’ultimo della sede principale di Magazzino), il nuovo padiglione di 1200 metri quadri porterà a un totale di tremila metri quadri gli spazi a disposizione consentendo un rafforzamento di programmi in continua crescita. I lavori partiranno nella primavera 2021, mentre la programmazione e le mostre continueranno senza interruzioni nell’edificio principale.

Fondato dai collezionisti Nancy Olnick e Giorgio Spanu e aperto dal giugno 2017, Magazzino ha nel frattempo allargato in modo significativo il programma di mostre ed eventi, proponendosi, oltre che nella continua esplorazione dell’Arte Povera e dell’arte italiana del dopoguerra, come piattaforma per artisti contemporanei attraverso la commissione di nuove opere: da ultimo attraverso il programma “Homemade” per artisti italiani in lockdown a New York durante la pandemia: una di queste, dell’artista palermitano residente a Brooklyn Francesco Simeti, è stata proiettata questa settimana sulla facciata del Consolato Generale d’Italia su Park Avenue.

“Magazzino è nato con la finalità di servire da polo culturale e risorsa per la comunità, dando la possibilità di creare legami, spunti di interesse e connessioni con l’arte e la creatività italiane”, ha detto il direttore Vittorio Calabrese, annunciando il nuovo padiglione che “darà la possibilità di offrire un servizio migliore ai nostri visitatori grazie anche alla flessibilità degli spazi”.

Per la Olnick e Spanu, la costruzione del nuovo padiglione servirà a coinvolgere ulteriormente la comunità della Valle dell’Hudson sia nella fase della costruzione, affidata a manodopera locale, sia nell’offerta didattica. Costruito sul terreno di circa 4 ettari che circonda il museo, il nuovo edificio sarà adiacente, ma indipendente da quello principale di cui rispecchierà la struttura architettonica lineare.

Finestre e lucernari favoriranno un dialogo tra arte, architettura e paesaggio. Ci saranno tre nuove gallerie, due al primo piano e una terza al piano inferiore, dove saranno esposte sculture di piccola dimensione, vetri di Murano e ceramiche. Il piano inferiore ospiterà anche una sala multifunzionale per proiezioni cinematografiche, conferenze, conversazioni e altri eventi. Al piano superiore, caffetteria e sala lettura, con posti a sedere interni ed esterni, offriranno ai visitatori momenti di relax.

(di Alessandra Baldini/ANSA)