Senza ct e Bonucci, l’Italia teleguidata da Mancini

Roberto Mancini durante un allenamento con i suoi ragazzi.
Roberto Mancini durante un allenamento con i suoi ragazzi. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – Gli ultimi due azzurri ad alzare bandiera bianca sono stati Gagliardini e Bonucci, tornati a casa per motivi diversi. Sulla carta due problemi in più per il vicecommissario tecnico Alberigo Evani che, per la seconda partita consecutiva, è chiamato a sostituire in panchina il ‘titolare’ Roberto Mancini, ancora in isolamento fiduciario da quando il 6 novembre è risultato positivo al Covid.

A casa anche la Scarpa d’Oro, Ciro Immobile. Gagliardini, come fa sapere il Club Italia, ha dovuto lasciare la truppa per l’esito dubbio di un tampone di ieri, mentre il difensore juventino si è dovuto fermare a causa di un problema muscolare che – parole sue – da giorni lo perseguitava.

Poco male, almeno in teoria, per Alberigo ‘Chicco’ Evani. “Lo stato d’animo di Mancini si può immaginare, perché ci tiene a stare vicino alla squadra, la sente. Anche se non è presente dal punto di vista fisico, ci aiuta ugualmente nella gestione della squadra. Non si può negare che numericamente siamo pochi, ma questa cosa non mi preoccupa più di tanto: dobbiamo fare i conti con chi c’è. Ho perso il conto dei ragazzi che domani rimarranno fermi; questa, però, è una squadra che diventa più forte nelle difficoltà. Daremo battaglia anche contro una compagine di spessore come la Polonia”.

Alla vigilia del penultimo match della Nations League contro il mancato Pallone d’Oro Lewandowski e compagni, Evani dovrà cucire l’abito con la stoffa che si ritrova a disposizione, secondo un vecchio detto del suo ex presidente Berlusconi, quando era al Milan. I dubbi, tuttavia, restano e si mischiano con la voglia di far bene, anche per guadagnare un posto fra le teste di serie nel sorteggio per le qualificazioni ai Mondiali 2022.

“C’è un dubbio sulla scelta di chi far partire titolare in difesa, dopo il forfait di Bonucci – aggiunge Evani -. Nella sfida di Danzica meritavamo di più, ma nel calcio non sempre vince chi gioca meglio. Noi speriamo di ripetere quella partita e questa volta di segnare qualche gol in più dei nostri avversari. La Polonia ha dimostrato di essere in crescita, hanno il miglior attaccante d’Europa e altri elementi di spessore come Zielinski, che veste la maglia del Napoli”.

Evani aggiunge un altro pensiero all’amico ct, che teleguiderà la squadra da casa, com’è già avvenuto nell’amichevole di Firenze contro l’Estonia, stravinta dagli azzurri. “Mancini ha trasmesso alla squadra il concetto di bel gioco e di supremazia in campo – le parole del vice-allenatore degli azzurri – speriamo di riuscire a metterle in pratica. Noi vorremmo vincere sempre, dimostrando in campo di essere superiori”.

Evani, in conclusione, fa qualche accenno alla formazione, ma si tratta solo di ‘pillole’: “Per la difesa ci stiamo pensando. Bastoni o Di Lorenzo? Si tratta comunque di ragazzi bravi ed esperti, che giocano in grandi squadre. Sarà importante capire chi sta meglio. Belotti? Se dovesse avere problemi, non lo rischieremo di certo. In attacco siamo pochi, ma lo manderemo in campo solo se sta bene”.

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