Allarme Marotta e Galliani: calcio rischia default

Il dirigente del Milan Adriano Galliani

MILANO. – L’allarme arriva all’unisono, approfittando dell’amichevole tra Inter e Monza e della prima storica visita di Adriano Galliani ad Appiano Gentile. “Il calcio italiano è a rischio default”, è il grido di pericolo lanciato dallo stesso dirigente brianzolo e da Beppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro.

La pandemia ha contribuito a rendere ancora più pericolanti i conti delle società, in particolare per quanto riguarda il pagamento degli stipendi: il mondo del pallone così ora chiede un aiuto anche al Governo. “La situazione era ed è devastante.

Dobbiamo essere più considerati dal Governo, non in termini di contributi o finanziamenti ma semplicemente per permetterci di respirare”, le parole del dirigente interista a Glocal 2020.

“Il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato – ha proseguito -. Il rimedio non è certo chiedere soldi allo stato, è impensabile. Ma siamo uno dei maggiori contribuenti, paghiamo circa 1,2 miliardi di gettito fiscale l’anno. Vorremmo avere almeno un differimento della tassazione, vogliamo essere considerati come uno dei maggiori contribuenti come in realtà siamo”.

“Sono incrementati i costi e sono diminuiti i ricavi. Certamente il calcio è a rischio default”, ha aggiunto Galliani a Sky Sport 24, spiegando poi che “così come vengono aiutate tante aziende, il calcio credo vada trattato allo stesso modo. Ma veniamo visti solo come un mondo di prime donne e di stipendi milionari, anche se non è così'”.

Un tema discusso tra i due anche a pranzo (così come anche una potenziale collaborazione tra i club in futuro) in occasione della prima visita di Galliani ad Appiano Gentile per l’amichevole tra Inter e Monza, vinta dai nerazzurri per 1-0 grazie alla rete del classe 2003 Franco Carboni. “È stata una sensazione particolare venire qui, non ci ero mai venuto nei 31 anni di Milan”, le parole di Galliani.

Per i nerazzurri, viste le assenze di 16 giocatori convocati in nazionale, in campo solo Radu, Ranocchia, Young, Darmian e Nainggolan tra i giocatori della prima squadra: un test utile per Conte verso la ripresa del campionato per capire le condizioni delle sue seconde linee.

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