Il Papa benedice Biden, schiaffo a Trump dal Vaticano

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e Papa Francesco in un immagine d'archivio.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e Papa Francesco in un immagine d'archivio. (ANSA)

WASHINGTON. – Nel giro di telefonate che continua a ricevere dai leader mondiali, Joe Biden, secondo presidente cattolico americano dopo Jfk, incassa anche la “benedizione” e le “congratulazioni” di papa Francesco e si impegna a lavorare con lui su temi chiave come i poveri, il cambiamento climatico e l’immigrazione, riaprendo una stagione di collaborazione tra Stati Uniti e Vaticano dopo le tensioni dell’era Trump.

Nel colloquio, Biden ha espresso “il suo apprezzamento per la leadership del pontefice nel promuovere la pace, la riconciliazione e i legami comuni di umanità nel mondo”.

E “il desiderio di lavorare insieme, sulla base della comune fede nella dignità ed eguaglianza di tutti gli esseri umani, su questioni come prendersi cura delle persone emarginate e povere, affrontare la crisi del climate change, dare il benvenuto e integrare gli immigrati e i rifugiati nelle nostre comunità”.

La telefonata, più di altre, ha il sapore di uno schiaffo a Donald Trump, ancora aggrappato ai suoi ricorsi contro elezioni che ritiene fraudolente, mentre il leader dem al Senato Chuck Schumer ha accusato i colleghi repubblicani di “avvelenare” la democrazia del Paese continuando a rifiutare di riconoscere la vittoria di Biden e la speaker della Camera Nancy Pelosi ha condannato “questo circo assurdo”.

Il Papa non ha atteso il giuramento del 20 gennaio e ha teso subito la mano a Biden, nella speranza di voltare pagina dopo i rapporti burrascosi con l’amministrazione uscente. L’ultimo momento di gelo si era consumato a fine settembre, quando Bergoglio scelse di non incontrare Mike Pompeo in visita a Roma dopo che il segretario di Stato aveva intimato al Vaticano di non rinnovare l’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi.

Ma il Papa e Trump non si sono mai amati, nonostante la visita apparentemente riconciliatrice del presidente e della sua famiglia nel maggio del 2017. I loro rapporti si erano guastati dopo che il pontefice aveva “scomunicato” l’anno prima l’allora candidato presidenziale repubblicano per il suo progetto del muro al confine col Messico.

“Una persona che pensa di fare i muri non è cristiano. Questo non è il Vangelo”, aveva commentato, visitando anche la frontiera durante un suo viaggio in Messico. “Il Papa fa politica. E’ vergognoso”, aveva replicato a muso duro Trump. Uno scontro senza precedenti tra un Pontefice e un candidato alla Casa Bianca che fece immediatamente il giro del mondo.

“A wonderful guy”, una persona meravigliosa, smorzò poi i toni Trump, temendo di perdere una fetta dell’elettorato cattolico. Ma le sue politiche controverse su immigrazione, rifugiati e clima hanno sempre mantenuto freddi, se non gelidi, i rapporti tra il Papa e il presidente Usa.

Biden invece ha sempre promosso politiche inclusive e ha citato più volte le encicliche del Papa, anche se resta come un macigno nel mondo cattolico il fatto che sia “pro-choise”, ossia favorevole all’aborto.

Intanto dal suo bunker della Casa Bianca Trump ha aperto un nuovo fronte e dichiarato guerra anche alla tv conservatrice Fox News, rea di aver voltato le spalle a colui che era la sua “gallina d’oro”, come ha scritto in una raffica di tweet.

Secondo Axios, il presidente ha intenzione addirittura di lanciare una sua tv digitale online per “distruggere Fox” e rubargli gli spettatori attingendo al suo ampio database elettorale. Nonostante fosse onnipresente nella rete conservatrice, Trump si era lamentato dei suoi sondaggi, a lui sfavorevoli, e dello spazio concesso ai democratici.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la fulmínea assegnazione dell’Arizona a Joe Biden la notte delle elezioni, seguita da una burrascosa telefonata in cui il presidente ha chiesto inutilmente una marcia indietro al patrón dell’emittente, il magnate Rupert Murdoch.

Trump sta conducendo la sua offensiva anche ritwittando le critiche dei suoi fan alla Fox e incoraggiandoli a seguire altre tv conservatrici, come NewsMax e One America News Network (Oann), due canali che lo appoggiano apertamente.

Il presidente intende inoltre firmare nelle sue ultime dieci settimane una raffica di provvedimenti esecutivi su immigrazione, commercio, sanità, Cina e scuola. Un segnale che continua a governare ma anche un’implicita ammissione di sconfitta perché i presidenti uscenti di entrambi i partiti hanno sempre usato il periodo in cui diventano “anatre zoppe” per cementare la loro agenda e creare problemi  all’amministrazione successiva.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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