La Francia torna nel mirino, attentato a Gedda

Pattuglie della polizia sul luogo dell'attentato a Gedda.
Pattuglie della polizia sul luogo dell'attentato a Gedda. (ANSA)

BEIRUT.  –  La Francia rimane nel mirino del terrorismo. All’indomani della proposta del presidente francese Emmanuel Macron di creare una task force europea anti-terrorismo, un nuovo attentato, sempre contro gli interessi francesi a Gedda, in Arabia Saudita, ha causato il ferimento di tre persone.

Sul posto c’era anche il console italiano Stefano Stucci che è rimasto illeso come il suo collega transalpino e gli altri diplomatici occidentali, riuniti nel locale cimitero non musulmano per commemorare gli eventi della Prima guerra mondiale.

Rimane alta la tensione internazionale, scatenatasi da oltre un mese dopo la decisa reazione di Macron alla decapitazione, da parte di un cittadino russo di fede musulmana, di un insegnante della periferia di Parigi che aveva mostrato in classe vignette raffiguranti Maometto.

Gedda era stata già teatro di un attacco meno di due settimane fa, nello stesso giorno dell’attentato alla cattedrale di Nizza e pochi giorni prima della sanguinosa sparatoria di Vienna. Il 29 ottobre scorso un cittadino saudita aveva pugnalato un agente di sicurezza all’esterno del consolato francese.

L’azione odierna è stata compiuta da uno o più persone, non identificate dagli inquirenti sauditi e che, nonostante il rigido apparato di sicurezza messo in atto dalle autorità locali, sono riusciti a piazzare un ordigno improvvisato sul muro di cinta del cimitero non musulmano di Gedda.

L’esplosione è avvenuta a metà giornata, quando al cimitero era in corso la commemorazione per la firma dell’armistizio l’11 novembre  del 1918.

All’evento erano presenti diverse delegazioni diplomatiche residenti a Gedda. I feriti sono lievi e sono tre: un cittadino britannico, un agente saudita e un impiegato greco del consolato di Grecia. Illeso il console italiano Stefano Stucci, così come il console di Francia, Mostafa Mihraje, che si presume fosse il vero obiettivo dell’attacco.

Secondo fonti della sicurezza francese, “l’esplosione è avvenuta al termine del discorso del console generale francese, prima che fosse deposta la corona” per l’omaggio dell’11 novembre, commemorazione dell’armistizio del 1918. La fonte ha aggiunto che “una granata era stata sistemata sul muro di cinta” del cimitero: “sulla parte superiore del muro erano visibili tracce di impatto” dopo l’esplosione, “in un raggio di circa mezzo metro”. L’esplosione ha “mandato in pezzi il filo spinato disposto sul muro di cinta”.

Da Parigi giunge la condanna ferma di “questo vile attentato ingiustificabile”.  L’aggettivo “vile” è scelto da tutte le cancellerie europee e arabe, inclusa quella saudita, che nelle ultime ore hanno condannato l’attentato. La Francia chiede a Riad che si faccia piena luce sulla vicenda e le autorità saudite affermano di aver aperto una inchiesta.

Le autorità francesi in Arabia Saudita e nei vicini Emirati Arabi Uniti hanno diramato allerte ai loro connazionali presenti nella Penisola araba. Nei giorni scorsi l’Arabia Saudita, che ospita i luoghi santi dell’Islam a Mecca e Medina, aveva condannato l’attacco di Nizza ma aveva anche preso posizione contro le dichiarazioni di Macron in favore delle caricature di Maometto.

di Lorenzo Trombetta/ANSA)

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