Covid impatta sulla Camera, anche la manovra via web

Risultati della votazione finale sul decreto Cura Italia in Aula della Camera
Risultati della votazione finale sul decreto Cura Italia in Aula della Camera, Roma, 24 aprile 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Addio ai faldoni di emendamenti trasportati dagli assistenti parlamentari lungo i corridori di Montecitorio durante le sedute delle commissioni parlamentari. La Camera dei deputati continua a spingere sul lavoro a distanza e quindi anche sulla digitalizzazione di tutti i documenti.

Per ora si tratta di un’indicazione che i presidenti delle commissioni parlamentari potranno fare propria ma non sarà da subito una via obbligata. Fatto sta che alle porte della sessione dedicata alla ex Finanziaria, in ritardo rispetto ai tempi previsti, nel corso della riunione tra Roberto Fico e i deputati anche il numero uno della commissione Bilancio Fabio Melilli ha rivolto un invito a evitare fogli e foglietti.

Accelerare sulla dematerializzazione di tutti gli atti è d’altro canto anche una necessità dettata dalla lotta al Covid. Ma allo stesso, è il ragionamento di alcuni parlamentari, costituisce il primo passo necessario per arrivare magari in futuro a ottenere il voto a distanza nelle commissioni e poi, chissà, anche in Aula.

Ciò che però resta necessario, è stato rimarcato anche da Fico, è il rispetto della privacy: i deputati dunque non potranno collegarsi alle sedute dai luoghi pubblici, che sia il tram, una piazza o un bar come talvolta è accaduto in questi ultimi giorni.

Più cauto il Senato, che oggi nella Giunta per il regolamento ha scelto di consentire il collegamento da remoto solo per le audizioni e non anche per i lavori in sede consultiva o referente delle commissioni.

Ma anche il presidente di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati, ha deciso di incontrare i vertici delle commissioni: in questo caso però all’ordine del giorno era segnato il tema della collaborazione tra la maggioranza e l’opposizione sui provvedimenti finalizzati a fronteggiare la pandemia. Il primo banco di prova sarà il dl Ristori, poi toccherà alla manovra.

(Di Chiara Scalise/ANSA)

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